Frammenti

Parigi O Cara (1)


Parigi, o cara (1962)  protagonista Franca Valeri con la regia di Vittorio Caprioli, suo storico compagno nella vita e sulla scena. Il film è una commedia amara e grottesca incentrata sulle avventure e disavventure di Delia (Franca Valeri), di mestiere prostituta, che decide di raggiungere a Parigi il fratello Claudio (Fiorenzo Fiorentini), del quale, giunta alla meta, scopre l’omosessualità.
Il sogno della tanto agognata grandeur parigina ben presto svanisce davanti ad una realtà squallida, fatta di vicoli bui e desolati, anguste scale a chiocciola, muri scrostati e mansarde con finestre murate alla periferia Sud della città. Né avrà fortuna il tentativo di Delia di mettere in piedi un proprio “giro” di clientela di alto rango, tanto che la donna finirà per ritornare a Roma sposata al pizzaiolo Avallone (Vittorio Caprioli). Provenienti da un universo nascosto – all’epoca inespresso e inesprimibile – fatto di ambizioni, dolore, ghettizzazione, i protagonisti cercano di elevarsi, di affrancarsi dalla loro condizione, ma la realizzazione dei loro sogni viene continuamente soffocata dalla dura realtà che li circonda.Il brano dei titoli di coda, Parigi o cara (scritto da Fiorenzo Carpi e Vittorio Caprioli), è cantato da Renata Mauro.Non porto via con meche il ricordo vivo che ho di tenel mio cuor resteràcome ombra lieve la cittàPiù senso non avrà la felicità,tutto il modo forse gireròe non so, se potròritrovar la mia serenitàLascerò la mia vita qui,perché so che un giorno torneròNon resta chiuso che in meche il segreto che mi lega a te,cher Paris,nel lasciarti ahimèil cuore ti sussurra Adieu