Frammenti

I gatti di Hemingway


Un' amica mi ha chiesto di parlare di un particolare cafè del Marais:  Le café des chats. E' il primo bar con gatti di Parigi, aperto la scorsa estate dopo il successo di questo tipo di locali in Giappone ( Neko café ) per  la cosiddetta “terapia delle fusa” ma anche per il  fatto che in molti  appartamenti di Tokio dal 2004 è vietato avere animali domestici. In questi locali si possono  accarezzare i gatti, si può giocare con loro e rilassare mentre si prende un caffè o si legge un giornale o si parla con gli amici. In questi bar è il gatto a comandare e pertanto non si possono disturbare se stanno mangiando o dormendo e non si possono prendere in braccio a meno che non siano loro stessi a venire a voi. Però questa volta, almeno a Parigi, potevano essere un pò più originali, avrebbero dovuto aprire il locale solo con gatti polidattili.
Ernest Hemingway amava i gatti con questa condizione, un gatto (dal nome Snowball ) con sei dita gli era stato regalato da un capitano di mare e nella Marina militare britannica, a partire dal 1500 fino a dopo le guerre napoleoniche, i gatti polidattili erano considerati dei portafortuna e di buon auspicio sia per la navigazione che per l'esito delle battaglie.Alla sua morte nel 1961 la  casa divenne un museo e una casa per i suoi gatti, ormai una sessantina, la metà dei quali è polidattile. I gatti hanno nomi preziosi come Pablo Picasso, Spencer Tracy o Simone De Beauvoir, ma hanno rischiato di subire lo sfratto. La legge della Florida impone che non si possano tenere più di quattro animali domestici in una casa. Ma il consiglio comunale di Key West, dopo una lunga battaglia legale di ben cinque anni, ha deciso di fare un'eccezione e di lasciare i sessanta pronipoti di Snowball dove sono cresciuti. Del resto, i gatti sono una delle attrazioni più importanti della cittadina e della casa museo di Hemingway. "I gatti dimostrano un'assoluta onestà emotiva. Gli esseri umani, per una ragione o per l'altra, quasi sempre riescono a nascondere i propri sentimenti. I gatti no", diceva di loro Ernest Hemingway.