Enodas

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Lo so che questo post é un po' retorico. Così guardando quel calciatore, non é tanto la sfortuna di quel momento, già tragica di per sé, ma tutto quello che c'é dietro, tutta la tristezza per una storia drammatica, fatta di tanti pezzi. E' solo una goccia in un oceano, si potrebbe dire, e magari sarà pure così, quante volte la sofferenza ci sfiora, e non la si vede, o non la sivuole vedere, quante volte non ce ne accorgiamo. La verità é che ogni momento é un momento in più e guardo me stesso e so di quanto sia fortunato, di quanto dovrei ringraziare per ogni cosa che mi é data e per la quale non sono più o meno meritevole di chiunque altro. Fortunato, in quello che ho, figurativamente, tra le mani, fortunato negli affetti, fortunato anche nelle ombre, chissà forse nelle amarezze, perché alla fine é come se ci fosse una mano a proteggermi, un angelo che appare nelle forme e nelle persone più disparate, negli eventi. Colpevolmente, mi sento, in quanto non so apprezzare, chiuso in quelle stesse amarezze, in quel male, quando c'é stato che non sono stato capace di arginare, nelle lacrime nascoste, nel buio che ci si porta dentro e che anche nella bellezza fa ingiustamente imprecare e sputare alla vita. Questo cerco di ripetermi, che sarebbe ingiusto, che dovrei assaporare ogni cosa come fosse una goccia distillata sulle labbra. Perché la ruota gira, vorticosa, e purtroppo non possiamo mai sapere come  e quando si fermerà, perché basta un attimo per piombare nel buio, quello vero, e crollare. Cerco di ripetermelo, di ascoltare il cuore, e che vale sempre la pena, sempre, anche quando sembra di cadere rovinosamente, anche quando si va in frantumi. Anche se in realtà le cadute vere sono altre ed altri sì, mostrano un coraggio da ammirare. Perché, come questo ragazzo, gli esempi non mancano mai.