Rallenta. La macchina, appena svoltato dallo svincolo della strada principale. Come ogni cosa, ogni gesto, ogni pensiero che sembra dipinto con gli stessi delicati colpi di pennello che modellano il paesaggio. Costeggiata, recintata quasi, muretti di pietre piatte ed allungate sovrapposte e coperte d'edera e siepi, oltre le quali si muovono mollemente puntini bianchi e paffuti, a volte chiazzati di nero. Pecore, sì, ovunque, libere di muoversi, sui prati ondulati, verdi a perdita d'occhio.Curva stretta, un ponte di pietra, dall'arcata spigolosa ed il guado che lascia passare di misura. Così non resta che rallentare, a partire dalla strada, e respirare profondamente, anche quando ti conduce in fondo, ad un paesino che é una manciata di case, con le insegne appese all'esterno e ninnoli ovunque una volta varcata la soglia, che tra torte e tazze di the quasi sembra davvero di aspettare un coniglio bianco.Immagino debba essere così, quell'Inghilterra distante dalle grandi metropoli, probabilmente ancora più inglese. Qui, verso nord, verso il confine, dove tra vallate verdeggianti si aprono laghi, ma solo uno che si chiami Lake, e foreste accerchaino strade ripide e tortuose e piccole città, così semplici e così colme di calore, la sera dentro i pub, attorno ad un bancone di legno scuro od un camino dipinto, prima di scomparire improvvisamente sulle cime più alte, dove i sentieri sassosi si adagiano sulla cresta esposti al passaggio del vento. Luogo di poeti, scrittori e pittori, luogo di passi impressi sul selciato, ed occhi da sognatori che si perdono tra profili di montagne sovrapposti lungo innumerevoli gradazioni di colore, magari seminascoste da fronde di foglie calate dal cielo, e riflessi stemperati nelle acque piatte dei laghi.... These waters, rolling from their mountain-springsWith a soft inland murmur. -- Once againDo I behold these steep and lofty cliffs,That on a wild secluded scene impressThoughts of more deep seclusion; and connectThe landscape with the quiet of the sky. ...
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Rallenta. La macchina, appena svoltato dallo svincolo della strada principale. Come ogni cosa, ogni gesto, ogni pensiero che sembra dipinto con gli stessi delicati colpi di pennello che modellano il paesaggio. Costeggiata, recintata quasi, muretti di pietre piatte ed allungate sovrapposte e coperte d'edera e siepi, oltre le quali si muovono mollemente puntini bianchi e paffuti, a volte chiazzati di nero. Pecore, sì, ovunque, libere di muoversi, sui prati ondulati, verdi a perdita d'occhio.Curva stretta, un ponte di pietra, dall'arcata spigolosa ed il guado che lascia passare di misura. Così non resta che rallentare, a partire dalla strada, e respirare profondamente, anche quando ti conduce in fondo, ad un paesino che é una manciata di case, con le insegne appese all'esterno e ninnoli ovunque una volta varcata la soglia, che tra torte e tazze di the quasi sembra davvero di aspettare un coniglio bianco.Immagino debba essere così, quell'Inghilterra distante dalle grandi metropoli, probabilmente ancora più inglese. Qui, verso nord, verso il confine, dove tra vallate verdeggianti si aprono laghi, ma solo uno che si chiami Lake, e foreste accerchaino strade ripide e tortuose e piccole città, così semplici e così colme di calore, la sera dentro i pub, attorno ad un bancone di legno scuro od un camino dipinto, prima di scomparire improvvisamente sulle cime più alte, dove i sentieri sassosi si adagiano sulla cresta esposti al passaggio del vento. Luogo di poeti, scrittori e pittori, luogo di passi impressi sul selciato, ed occhi da sognatori che si perdono tra profili di montagne sovrapposti lungo innumerevoli gradazioni di colore, magari seminascoste da fronde di foglie calate dal cielo, e riflessi stemperati nelle acque piatte dei laghi.... These waters, rolling from their mountain-springsWith a soft inland murmur. -- Once againDo I behold these steep and lofty cliffs,That on a wild secluded scene impressThoughts of more deep seclusion; and connectThe landscape with the quiet of the sky. ...