Enodas

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Certo, sarà anche la musica. Però era tanto tempo che non sentivo suonare così. Sentimento. Forse qualcosa di perduto, sopito, un modo di suonare che, sentito l'altra sera, é stato come un'esplosione. A volte, tra le sale di un museo, capita di riconoscere qualcosa di diverso, di speciale, tra tante immagini. Capita di entrare in una sala e pensare di esservi giunto lungo un percorso. Di riconoscere un tocco diverso, che porta quell'opera al di sopra delle altre. A volte, nel lungo percorso della pittura "antica" capita semplicemente di riconoscere la mano di un pittore italiano. Non é uno scherzo. Ecco, il pianoforte, l'altra sera era come se fosse una di quelle sale che in ogni museo é dedicato alla pittura italiana. Per dire, che di essere fieri qualcosa abbiamo anche noi.Certo, sarà anche la musica. Ci sono nomi e pezzi che riempiono le sale da concerto, anche quando si tratta di musica classica. Tanto famosi, forse, da rimanere vittime di se stessi. Tre note ribattute, e "il destino che batte alla porta". Ed invece scorgo sorrisini qua e là, come se non ci fosse altro da dire, per questo incipit conosciuto. Non é una cosa che ho notato io, per primo, questa dei sorrisini, quando si tratta di un'emozione ed una goccia di sensibilità, che si tratti di un film, di uno scritto, di una musica. L'ho letto da qualche parte tempo fa, e mi é salito alla mente così, nell'istante di tre note. Differenze.