Enodas

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  Ogni volta che lo ascolto é un viaggio simile. Non uguale, perché un viaggio non può mai essere lo stesso. Allora, appena attacca il pianoforte, le sue dita per la sua musica, che porta ovunque, d'istinto é come se gli occhi si chiudessero, o rimanessero fissi su quel pianoforte, un po' lontano, illuminato nell'oscurità della sala, e si spalancassero dentro di me. In un mondo profondo, che scava, strato dopo strato. E' un tumulto di ricordi, di immagini, di sentimenti. Un tumulto gentile, come quelle note, che accarezzano l'anima. Ecco, io sono lì, ascolto, sospeso nel buio, con quel respiro profondo che vuole compensare l'emozione che sale, da dentro, come se stesse passando dal petto, e stringo una mano come a trattenere le note. Note che scivolano via, con leggerezza, cristalline. Sui tasti di un pianoforte. 
 "... Se la musica è l'alimento dell'amore, seguitate a suonare,datemene senza risparmio, così che, ormai sazio,il mio appetito se ne ammali, e muoia. ..."(W.Shakespeare)