Enodas

.


 A volte penso a questa tua bontà che tanto é semplice e cristallina da lasciarmi senza parole. Da mettere a nudo me stesso e tutte le ombre e le ferite che posso nascondere. Agli altri, certo, anche a te, quasi sempre, ma non a me stesso. Allora, le vedo più chiaramente. E nel silenzio nascosto, riesce spesso ad avere l'ultima parola. E' qualcosa di bello che mi sorprende, ogni volta, perhé non é scontata, perché sgorga così, come fosse naturale e con tenerezza. E' un pensiero che addolcisce, allenta leggermente anche i nodi più stretti. E, lievemente, mi disarma. 
[...]"...da me non c’erano fiori. La prima a portarmene è stata Bella. Poi in Francia... si può riflettere e pensare a lungo sul senso dei fiori, ma per me sono la vita stessa nella sua smagliante felicità".