Enodas

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 Parigi é meravigliosa. O almeno, a me piace tantissimo, da sempre. Per lungo tempo non ci sono tornato, fino all'inverno di un paio di anni fa, per scoprire quanto fosse vicina, con un viaggio un po' tirato, e quanto dovessi confrontarmi con dei ricordi.Parigi é bellissima, e tornare mi fa sentire sulla pelle un modo diverso di vivere la vita. Così, questa era una sorpresa per la famiglia in arrivo a mezza strada... arrivare in macchina e proseguire, verso sud... una data segnata ed attesa, lungo questo mio viaggio in India, una volta tornato a casa. Ad un certo punto é diventato un appuntamento segnato da un po' di paura, ed é triste ammetterlo, per ciò che é successo a metà novembre.Ricordo che attorno a quei giorni ero in una guesthouse gestita da ragazzi che volevano costruire una libreria per i babmbini del luogo e per ogni ospite si impegnavano a comprare un libro. Questo luogo si chiamava come la bevanda a base di yoghurt e chi la gestiva aveva anche un mini ristorante, poche centinaia di metri più in là, sul lago, che col suo nome richiamava il Piccolo Pincipe. La ragazza, era un'insegnante e vendeva oggetti fatti a mano coi bambini che aiutava, candele, portacandele ed altri piccoli oggetti di carta. Ricordo che quella sera accostai il suo viso gentile e sorridente, come mi aveva accolto, a ciò che leggevo sul giornale, incapace di trovare come fosse possibile che dallo stesso seme nascessero esseri tanto differenti.Comunque, andare con spirito leggero non sarebbe stato possibile. Poi, sono arrivate le luci, i tramonti da poesia e le stradine, i luoghi classici, attraverso cui portare papà, dopo tanti anni, per la prima volta. In mezzo ad una straordinaria gioia di vivere, alla musica, al calore dei mercatini sugli Champs Elysees, al sapore del cibo, malgrado le ferite, ben visibili, a partire dai controlli, già in autostrada, fin all'ingresso di ogni negozio.Uno specchio dell'assurdo che é.Tutto il resto, ogni volta, é poesia, luce nuova in luoghi quasi familiari, ed un ricordo in più da aggiungere e portare via.Au revoir.