Enodas

.


  
 “La vita si ascolta così come le onde del mare... Le onde montano... crescono... cambiano le cose... Poi, tutto torna come prima... ma non è più la stessa cosa..." Comincerò dalla fine. Come se esistesse un punto, all'infinito, in realtà di questa immagine che mi colma gli occhi ed inonda la mente. Come se davvero potessi raggiungere quella linea che pare sempre un po' più in là. Comincerò dalla fine, forse, perché alla fine il sole é uscito, nascosto magari, oltre una bufera di vento, pioggerellina sottile, ogni tanto, ed onde di sabbia che colmano quel vuoto che mi separano dal mare. Come se fosse vuoto, veramente, questo paesaggio incredibile, inspiegabile, inenarrabile, che si delinea nell'anima, prima ancora di raggiungere i sensi, gli occhi che cercano un punto all'orizzonte, l'olfatto che assapora l'aria di mare, la pelle sferzata dal vento e le orecchie che si tendono ad ascoltare un suono lontano, lontanissimo, di onde. Perché il mare c'é, laggiù, presenza oscura, ma presente, che mi attira come canto di sirena, anche quando é un canto sommerso dal sibilo del vento, canto del'anima, prorompe quando ormai sono giunto a riva, centinaia di metri di spiaggia bianca e deserta alle spalle, e le scarpe sono ormai coperte di sabbia, e le orme dietro di me già sono scomparse. Camminando in questo luogo sospeso, in questo luogo di tutto e di niente, cercando qualcosa, una meta che é quel suono dell'acqua che ogni volta sa ammansire l'anima. Ecco, dunque, perché inizierò da qui, perché, come un cerchio che si chiude, questo luogo dell'anima é un punto invisibile e immensità che mi sommerge. 
 "...Ed è qualcosa da cui non puoi scappare. Il mare. Il mare incanta, il mare uccide, commuove, spaventa, fa anche ridere, alle volte, sparisce, ogni tanto, si traveste da lago, oppure costruisce tempeste, divora navi, regala richezze, non dà risposte, é saggio, é dolce, é potente, é imprevedibile. Ma soprattutto: il mare chiama. Non fa altro, in fondo, che questo:chiama Non smette mai, ti entra dentro, ce l'hai addosso, è te che vuole. Puoi anche far finta di niente, ma non serve. Continuerà a chiamarti. Questo mare che vedi e tutti gli altri che non vedrai, ma che ci saranno, sempre, in agguato, pazienti, un passo oltre la tua vita. Instancabilmente, li sentirai chiamare. Senza spiegare nulla, senza dirti dove, ci sarà sempre un mare, che ti chiamerà..."