Enodas

.


  Mi viene sempre da trattenere il respiro quando parte il richiamo della savana e sotto il fuoco immaginato di un sole rossastro iniziano a profilarsi le ombre degli animali. Arrivano, sul palco, da ogni parte. In un moto lento da processione, con effetti straordinariamente eleganti. Ho pensato, in quel momento, che in qualche modo un altro piccolo frammento che custodivo da qualche parte si staccava e sprofondava un po' più giù.E' curioso pensare che se la prima volta avevo ascoltato questo musical in francese, adesso sia toccato in olandese. Anche se sempre alternato alla lingua della savana. E così, dopo anni, ho scoperto che in realtà certe scene non le ricordavo, non so se siano state aggiunte o modificate, ma che il musical del Re Leone rimane, per musica, storia e adattamento scenografico, uno dei miei favoriti tra quelli che ho avuto la fortuna di vedere. Ed é talmente tanto conosciuta e densa di significati che non credo abbia senso raccontarli. Per quanto mi riguarda, é qualcosa che si lega molto ad alcuni pensieri, ad alcuni momenti particolari che mi appartengono e che, per quel riflesso misterioso che é nei ricordi, quasi ne diventa un tutt'uno. Non so se questo aggiunga un alone di magia, ma per me rimane indimenticabile. [...] 
 NightAnd the spirit of life callingMamelaAnd a voiceWith the fear of a child askingMamelaWaitThere's no mountain too greatHear these words and have faithHave faithThey live in youThey live in meThey're watching overEverything we seeIn every creatureIn every starIn your reflectionThey live in you