Enodas

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  Venerdì 14 Luglio 2017Giorni senza scrivere. Sono passati in fretta, con quella velocità con cui si riempivano ed io esausto non sono riuscito a fare che una frazione di quanto avrei voluto. Se avevo remore ad evocare ricordi di trasloco, di certo ne escono ingigantite. Ho spostato quanto mai avrei immaginato, avuto sbalzi impressionanti di febbre, altalenandomi tra lavoro mio e quelli da decidere, e guidato in continuo. Questi ultimi, poi, sono scorsi così, rapidi, sicuramente anche per la compagnia che ho avuto, il supporto con dei lavori che non saprei fare, e la presenza che mi hanno fatto sentire non solo. Ieri, tornando indietro, già immaginavo che qualcosa era cambiato di nuovo. E a me è rimasta la bellezza di una luce riflessa, colori, e l’eco di una presenza data col cuore, che oltre ad avere già questo luogo, lo hanno reso profondamente più personale.