Enodas

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 Sono già stato qui. Ogni passo, ogni angolo che ricordo, é un po' una promessa, mi piace pensare sia così, ed un arrivederci allo stesso tempo. E soprattutto ogni colore é una pennellata da raccogliere e comporre una tavolozza di sensazioni, che mi inebbriano come le bollicine che salgono lungo il calice, fino a giungere, improvvisamente, alla testa. Lo fanno attraverso linee verdeggianti di un colore quasi brillante. Quel verde intenso e colmo d'estate che avevo impresso nella mente, e che scende dolcemente lungo una serie infinita di linee parallele. Forse, invece, é l'oro riflesso sulla facciata di una cattedrale imponente quando ormai é tramonto e la luce riflessa sembra richiamare il colore di quelle stesse bollicine. O magari, sarà il buio  nascosto ed improvvisamente gelido dei sotterrranei, dove il tempo scorre silenzioso, e la polvere si deposita lentamente su schiere e schiere di bottiglie allineate a creare veri e propri labirinti. So che il paesaggio mi chiama, mi attrae, nella sua calma bellezza, attraversata da un alito di vento quasi sospirato in questi giorni, e tanto sole, ed attraversarlo di villaggio in villaggio, fermandosi dove magari non ci si aspetta, lascia passare il giorno godendo soltanto di questi colori e di un tempo senza pretese, una dimensione diversa da ogni giorno, semplicemente seguendo la strada. Così, ricompongo la mia tavolozza, forse un po' ebbro di calici assaporati con lentezza, per richiuderla e portarla via, pronto a tornare e poter riabbracciare il paesaggio.