Enodas

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Gli strinse la mano, all'improvviso. Con un movimento imprecettibile del braccio, allineato al corpo, disteso. Quasi fosse un riflesso. E lui capì che aveva bisogno di quel contatto. Adesso. Era come una silenziosa richiesta d'aiuto, l'appiglio cui aggrapparsi, un attimo soltanto, per comunicare silenziosamente le emozioni, la paura, l'ansia. Chissà quanto altro. Perché si trattò di un istante, prima che i muscoli della mano si rilassassero nuovamente. Lui si chiese quante cose non dette fossero state svelate in quell'istante. Le ascoltò, ora che gli venivano dette. O forse già vagava, oltre l'immaginazione. Rispose, di riflesso, come naturale che sia. Lasciò che cercasse la sua mano, che la trovasse, che la prendesse. E strinse qualle mano di rimando.