Enodas

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 Una porta che all'improvviso diventa uno spiraglio, cinquanta metri da percorrere per dare un calcio ad un pallone che sembrano interminabili... Guardavo la partita ieri sera, distrattamente, fino alla lotteria finale, quella dei calci di rigore, quella che ieri ad un certo punto si è trasformata in una roulette russa all'ultimo colpo... Sì, perchè all'ultimo tiro, quello decisivo, il capitano della squadra ha sbagliato, è scivolato mentre stava per calciare ed ha mandato fuori. Un gesto semplice, un calcio ad un pallone... quante volte lo ha fatto e rifatto, centrando bersagli lontani con precisione da cesellatore, chissà quante volte senza nemmeno pensarci, magari controvoglia, o per gioco, o per scommessa... ad attenderlo la festa e, per un istante soltanto, l'ubriacatura che da la sensazione di essere invincibili... e invece no, è scivolato e nello stesso istante in cui toccava terra gli sarà crollato il mondo addosso...E allora, davvero non si può mai dire... a volte è il Caso diventa una beffa, ti lascia con gli occhi fissi e sgranati a chiederti cosa possa essere successo perchè tutto in un attimo cambiasse direzione, il perchè di una sterzata violenta che ci manda fuori giri... E durante la premiazione, i miei occhi erano per lui, per lo sguardo chino ed inconsolabile... Forse anche questo rende bello il gioco che viviamo, di sicuro ne fa parte, anche se spesso non riusciamo a capirlo, forse perchè ci ostiniamo a cercare una spiegazione razionale...E io? Quante volte sono scivolato io al momento di calciare un rigore? E quante volte invece quel rigore non l'ho nemmeno tirato? Questo sì, è davvero grave... non aver percorso quei cinquanta metri verso il pallone e quella porta improvvisamente piccola e lontana... perchè in fondo ieri sera, uno per squadra, hanno sbagliato i due migliori giocatori in campo...