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CONOSCENZE BLOG


Curiosando qua e là nei blog di Libero, mi sono imbattuto in quello di fragola_bionda nel quale era commentato un articolo tratto da Riza Psicosomatica (di quel simpaticone del Dott. Morelli); l'articolo parlava della ormai sempre più diffusa facilità di contatti e conoscenze via web, e di come il web stesso fosse diventato il veicolo più utilizzato per stringere amicizie e approcci piuttosto che la classica spiaggia estiva o la discoteca. Lo schermo del PC diviene dunque il filtro protettivo ottimale per mascherare quei piccoli grandi difetti fisici e non che ad un approccio diretto con l'altro sesso salterebbero all'occhio con facilità; tralasciando numeri e statistiche, mi trovo parzialmente d'accordo su queste affermazioni, perchè è sì vero che dietro una tastiera e uno schermo ti puoi creare un'immagine ad arte e fare in modo che chi sta dall'altra parte venga a conoscerti un po' alla volta, apprezzando caratteristiche che ad un impatto visivo magari non saltano all'occhio, ma è altrettanto certo che poi l'una o l'altra parte voglia arrivare ad un contatto diretto e allora non esistono filtri che ti possano proteggere. Si, perchè in fondo fare conoscenza con qualcuno per me significa guardare la persona dritto negli occhi, vedere il sorriso, le rughe di espressione, le movenze, ascoltarne il tono della voce o una particolare inflessione linguistica, oltre che ovviamente apprezzarne la simpatia e intelligenza (che comunque già si apprezzava nei contatti web). Ecco il grande limite del web, e non ci sono webcams e microfoni che tengano perchè l'elettricità che ti da un contatto diretto non è trasmissibile via internet.In passato sono stato a più riprese criticato o frainteso per questa mia smania di conoscere le persone faccia a faccia; voler incontrare qualcuno non significa necessariamente che debba nascere chissà quale rapporto; a volte può significare: "ho conosciuto la tua anima, ora la voglio toccare". E le mie attese non sono quasi mai state disilluse; quasi tutte le persone incontrate (e non sono poche) rispondevano esattamente a ciò che mi aspettavo, alcune anzi erano al di sopra di ogni rosea prospettiva (si, si, Ric, parlo anche di te!!!).E' vero che Internet è stata una vera manna per chi come me ha sete di conoscenza, ma è fondamentalmente timido ad un primo approccio (per poi dilagare nella logorrea e demenza totale una volta sbloccato - dopo circa 40 secondi), ma è altrettanto vero che poi, parte di queste conoscenze si perdono per problemi logistici e non solo.