Tengo a segnalare la partenza in grande stile di una nuova rassegna nel tarantino. Si tratta deLe 12 Notti della Musa, presso il Déjà Vu Garden, a S. Vito, nella struttura del Cocomero's Club, in viale Jonio 160.L'apertura, dicevo, è delle migliori: il debutto dello spettacolo musicale “Taranto ‘U Popole mije”, nuova produzione artistica, tra avanguardia e tradizione, di Gianni Cellamare e del Taranto Quartet, con la collaborazione dello scrittore Cosimo Argentina.Sono legato a Gianni per vari motivi, non ultimo il fatto di avere iniziato con lui l'esperienza Maranjapoint, all'inizio degli anni '90. Con lui ho cominciato a cantare in dialetto e mi sono appassionato alla lingua cataldiana e alla nostra cultura tradizionale. Grazie a quell'incontro ho potuto in seguito dare il mio meglio nella successiva decennale esperienza, quella col gruppo barese Radicanto, in cui tra l'altro ho scritto musiche per ridare vita a brani tradizionali tarantini, di cui si aveva memoria solo per la parte testuale.Anche dopo il mio album tutto in italiano, non ho mai tagliato il legame col dialetto,conservando varie collaborazioni e progetti discografici e live, tra cui il recente "Canti di Passione. Recital sulla Settimana Santa nella tradizione pugliese".Proprio mentre registravo nel disco di Gianni appena uscito, da cui è tratto lo spettacolo che debutta domenica 14 giugno alle 21, ho ritrovato il gusto della composizione in tarantino, scrivendo una canzone che sto per incidere e che spero di poter presto mettere in rete.
Le 12 Notti della Musa
Tengo a segnalare la partenza in grande stile di una nuova rassegna nel tarantino. Si tratta deLe 12 Notti della Musa, presso il Déjà Vu Garden, a S. Vito, nella struttura del Cocomero's Club, in viale Jonio 160.L'apertura, dicevo, è delle migliori: il debutto dello spettacolo musicale “Taranto ‘U Popole mije”, nuova produzione artistica, tra avanguardia e tradizione, di Gianni Cellamare e del Taranto Quartet, con la collaborazione dello scrittore Cosimo Argentina.Sono legato a Gianni per vari motivi, non ultimo il fatto di avere iniziato con lui l'esperienza Maranjapoint, all'inizio degli anni '90. Con lui ho cominciato a cantare in dialetto e mi sono appassionato alla lingua cataldiana e alla nostra cultura tradizionale. Grazie a quell'incontro ho potuto in seguito dare il mio meglio nella successiva decennale esperienza, quella col gruppo barese Radicanto, in cui tra l'altro ho scritto musiche per ridare vita a brani tradizionali tarantini, di cui si aveva memoria solo per la parte testuale.Anche dopo il mio album tutto in italiano, non ho mai tagliato il legame col dialetto,conservando varie collaborazioni e progetti discografici e live, tra cui il recente "Canti di Passione. Recital sulla Settimana Santa nella tradizione pugliese".Proprio mentre registravo nel disco di Gianni appena uscito, da cui è tratto lo spettacolo che debutta domenica 14 giugno alle 21, ho ritrovato il gusto della composizione in tarantino, scrivendo una canzone che sto per incidere e che spero di poter presto mettere in rete.