scrivo canzoni

testi e musica di enzo granella

 

DISCOGRAFIA

- SERTAO, Mino Cavallo (Materiali Sonori, Firenze 2010) ASCOLTA
- ROSA BIANCA E VERMIGLIA, Musica Officinalis, 2010
- TARANTO 'U POPOLE MIJE, Gianni Cellamare, (LaTarantoLa, Bari, 2009) ASCOLTA
- InCANTI di PACE - musicisti baresi per Enziteto, AA.VV., (Club Canzone d'Autore di Bari, 2008)
- Renilin:Offside-n.1 (DVD), AA.VV., (Renilin, Amaroni-CZ 2008) GUARDA
- Come le parole, autoprod., Bari 2007 ASCOLTA
- Muretti a secco, Francesco S. Sacchetti (CGIL PUGLIA 2007) ASCOLTA
- La corsa, Radicanto (C.N.I./Venus, Roma 2005)
- Sigla televisiva “Aldilà”, Dante Marmone Tiziana Schiavarelli e i Radicanto (Sorriso, Bari 2003)
- La casa delle donne – original soundtrack, Radicanto (C.N.I., Roma 2003)
- Lettere migranti, Radicanto (C.N.I., Roma 2002)
- Terra arsa – corde pelli e papiri, Radicanto (C.N.I., Roma 2001)
- Echi di gente, Radicanto (autoprod., Bari 1999)
- Live a Bologna, Maranjapoint (autoprod., Taranto 1998) ASCOLTA

 

NAZZICA E SCAZZICA

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  Un repertorio di musica tradizionale pugliese con arrangiamenti originali ed alcuni brani di composizione. Il gruppo prende spunto da due espressioni dialettali per riproporre le due modalità principali della musica popolare: il nazzicare e lo scazzicare.

Nazzicare significa cullare, ondeggiare, e ricorda l’altalena della tarantola sulla sua tela. Simbolicamente riconduce a gesti che vanno dall’abbraccio materno della ninna-nanna all’amplesso.

Lo scazzicare è invece lo smuoversi, lo scatenarsi irresistibile del corpo nella danza e non solo. Infatti, è anche l’insorgere prepotente della commozione, della fame e degli appetiti sessuali, il rimedio al pianto disperato dei bambini, ed esprime la fatica nell’alzarsi in piedi, altro elemento del tarantismo, laddove il tarantato passava con difficoltà dallo stato apatico e malinconico allo scatenamento nella danza: solo dopo aver trovato i suoni adatti al ragno che lo possedeva.

 

O T H E R W I S E

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Il repertorio del miglior gruppo di trip hop ed electro-blues-funk, nato in Inghilterra alla metà degli anni ’90, riproposto dagli Otherwise: non una comune cover band, ma un ensemble di professionisti di grande esperienza, attivi in diverse formazioni di rilevanza nazionale e accomunati dalla passione per il sound e l’accattivante groove della band britannica.
Inoltre, il fascino e il sapore jazz, caldo e morbido, della voce di Kalie conferiscono allo spettacolo quel tocco assolutamente irrinunciabile per riproporre i successi della band che fino al 2003 fu di Skye Edwards.

 

TEATRO-CANZONE

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2006 HOME LIVE

una mia vecchia canzone, tra amici, nell'estate 2006

 

 

il video

Post n°92 pubblicato il 18 Agosto 2012 da zygmunt

il primo video di Giuseppe e gli Specchi del Gato

 
 
 

recensione della performance

Post n°91 pubblicato il 18 Agosto 2012 da zygmunt

a rutigliano 17 dicembre 2011

Su Triggiano Democratica è apparso un bellissimo articolo sulla nostra performance a Rutigliano del 17 dicembre scorso, a firma del direttore Angelo Somma. Eccolo.

 

DEFRAMMENTARE IL CORPO PER RITROVARE L'UOMO di Angelo Summa

 

Se l’uomo con il suo corpo fosse un file e il mondo che ci circonda e in cui siamo inseriti da protagonisti troppo spesso inconsapevoli fosse un hard disk , potremmo dire che quel file sarebbe disperso e frammentato, fino al punto di perdere completamente di contiguità e risultare per questo non più percepibile in quella unità di essere che chiamiamo umanità.
L’immagine, mutuata dall’informatica, rende forse l’idea della nostra frequente estraneità nel cogliere una immagine umana dietro la massa di dati che la realtà, anche riletta dai mass media, ci invia fino alla bulemia. Immagini di barconi carichi di numeri, di cadaveri ripescati, di barboni sulle panchine dei parchi, di morti ammazzati sulle piazze del Nord Africa, di tracce di tortura, di carcerati morti in strane circostanze, di cronaca nera , di parole dure come pietre (clandestini, irregolari). Immagini frammentate, disperse, cluster separati da abissi di zone bianche chiamate paura, intolleranza, pregiudizio.
E l’uomo si perde lasciando solo, qua o là, tracce con l’insignificanza di reperti anatomici: un braccio, una gamba, un pezzo di faccia.

Erano i pezzi, fotografati da Donatella Tummillo, che giacevano per terra in primo piano nell’azione teatrale “Il mio corpo è la mia casa”, presentato ieri sera nell’Atrio del Palazzo Comunaledi Triggiano a cura dell’Associazione Atlantide-La città ritrovata.
Dietro, alcuni “attori” chiamati nello spazio di pochi minuti a recitare il proprio destino, a celebrare l’arte della loro esistenza lacerata, violata con la forza espressiva del loro stesso essere vivi. Così, con semplici azioni corali, tra canto implorazione preghiera e lamento – rituali di dolore eppure di vita-, lo spettacolo si è snodato con sonorità di lingue ritmi e culture diverse, facendo coro delle diversità, dell’autenticità, della pluralità. Aveva il loro dire l'energia interiore del mantra nella ripetizione rituale di frasi come “sono stanca di questa vita” o “il mio corpo è la mia casa” e il pubblico era inevitabilmente coinvolto in un dovere di attenzione, di silenzio, di condivisione: tutti partecipi di una autobiografia sociale riemersa d’improvviso dal fondo di una coscienza distratta e consumistica.
Così piano piano dietro quei volti e quelle voci che rimandavano a storie terribili di disagio mentale, di fughe con la vita in pegno, di torture, di discriminazioni, di ospitalità nel Cara, si faceva strada l’uomo nella sua unità di corpo sangue e anima.
Alla fine i protagonisti ci hanno provato a deframmentare il corpo, riportando a mosaico i reperti anatomici fotografati. Certo non è stato possibile farlo completamente e non tutte le tessere hanno potuto concatenarsi. Sono rimaste, certo, zone bianche a mantenere soluzioni di contiguità. Ma il compito è solo all’inizio e una soluzione buonista sarebbe stata certamente contraddetta troppo presto dalla realtà.
Eppure anche quella immagine così parzialmente deframmentata è testimonianza minimale ma preziosa di umanità. Per questo i protagonisti l’hanno circondata per proteggerla con i loro stessi corpi e su di essa hanno proteso le mani trepide per averne gelosa cura.
La speranza è quella di un seme lanciato perché fruttifichi e la danza finale, che ha coinvolto anche il pubblico presente, è stato il segno tangibile di questa speranza. Certo il mondo sarà migliore quando torneremo a danzare tutti insieme, lasciando che il corpo sia finalmente sè stesso e ci parli, al di là dei falsi pudori frutto della cattiva coscienza.
La toccante serata è stata completata da una eccezionale esibizione in pantomima di Renato Curci.

 
 
 

'U SOCIALE

Post n°90 pubblicato il 27 Giugno 2012 da zygmunt

sabato 7 LUGLIOore 21,00

OFFICINE U.F.O.
Palazzo S. Domenico

Rutigliano

presentano

 

'U SOCIALE

performance musicale,

estemporanea artistica

 


ingresso libero

 

A compimento del proprio progetto di residenza artistica presso le Officine UFO, il cantautore Giuseppe Tanzi presenta lo spettacolo prodotto in collaborazione con un gruppo di artisti, tra cui la pittrice Annamaria De Bellis, in forma di jam session di varie arti.

Sarà per l'occasione presentato anche il cd che propone alcune delle composizioni dell'artista di Mola di Bari, eseguite insieme alla sua band e registrate presso gli studi ColoreSuono di Stefano Romano.

 
 
 

giornata internaz. del rifugiato politico

Post n°89 pubblicato il 20 Giugno 2012 da zygmunt

Stasera a Bari l'associazione Atlantide ha preso parte a un evento
in occasione della giornata internazionale del rifugiato politico.
Si è tenuta in via Sparano, di fronte alla chiesa di S. Ferdinando
e siamo stati impegnati in una performance ideata con alcuni
richiedenti asilo con cui lavoriamo già da marzo dell'anno scorso;
ricordate l'azione "Il mio corpo è la mia casa"?
ecco un paio di foto.

 
 
 

esibizione con Giuseppe Tanzi

Post n°88 pubblicato il 09 Aprile 2012 da zygmunt
Foto di zygmunt

Il prossimo lunedì 23 aprile alle 21,00 sarò a Terlizzi per un'esibizione con il mio amico cantautore Giuseppe Tanzi. Luogo della performance sarà l'Auditorio di 100 posti a sedere e 55 metri quadri all'interno della Casa di Preghiera "Mons. Michele Cagnetta" (Diocesi di Molfetta - Ruvo - Giovinazzo - Terlizzi) Via Sovereto, 20/B - Terlizzi (BA) Tel. 080.3516774

Sarà nell'ambito della Collettiva: "Laboratorio di spiritualità"
Durata della collettiva: 14-28/04/12
Vernissage ed asta: 14/04/12 h. 19:00
 
Esposizione d'arte sacra di: Annamaria De Bellis - Chiara Loiudice - Don Miguel - Giacomo Angarano - Giovanni Cagnetta - Lia Basile - Luisa Fanizza - Melania Palmisano - Pasquale Cagnetta - Raffaella Del Giudice - Stefania Comes - Yanira Delgado
Art Director: Giovanni Cagnetta
Electrical Assistant: Giorgio Amendolagine
Graphic Designers: Chiara Loiudice - Raffaella Del Giudice
Management: Annamaria De Bellis
Musical Director: Giuseppe Tanzi
Photographer: Marco Merico
Promoter: Melania Palmisano
Responsabile Casa di Preghiera: Giulio Giancaspro
 
 
 
 
 

INFO


Un blog di: zygmunt
Data di creazione: 20/08/2006
 

CONTATTI E LIVE

mobile 340 5421488
mailto:enzogranella@libero.it

- 22 agosto 2011 ore 21
OMAGGIO A ENZO DEL RE
Mola di Bari
- 19 settembre 2010
PUGLIA SOUNDS
Fiera del Levante - Bari
- 30-31 luglio 2010
Zoppola (PN)
- 23 aprile 2010 ore 17,00
c/o Liceo Scacchi - BARI
- 23 agosto 2008 ore 21,00
FORLIMPOPOLI
- 19 giugno 2008 ore 21,00
E. SALGARI FESTIVAL
S. Mauro Torinese (TO)
- 31 maggio 2008 ore 18,30
Palazzo Soranzo-Cappello
VENEZIA

 

AREA PERSONALE

 

FILMATI

VISUALIZZA TUTTI

"COME LE PAROLE" feat. Diomira Invisible Ensemble, regia di ENZO PIGLIONICA


"DANZA MALABAR" LIVE, nel concerto all'ass. cult. Altair, a Bari, il 12 maggio 2007

"TUTTI UGUALI" LIVE UNPLUGGED, con L'ESCARGOT
a "Suoni della Murgia", Santeramo in Colle (BA), 2 agosto 2007

 

IN CUPA TRANCE

Il nome In Cupa Trance indica un insieme di processi di ricerca culturale/musicale (cupa), con incursioni nei "simboli" collettivi, legati agli aspetti performativi dell'idea del rituale (trance). Gli strumenti musicali utilizzati per questo tipo di lavoro sono quelli comunemente usati da sempre per le sessioni musicali popolari: la cupa cupa, il tamburello, canne, bottiglie, ecc. Alcuni hanno subito un adattamento funzionale, con un potenziamento per esigenze d'esecuzione, ma la logica ed il modello di partenza sono quelli rilevati ‘sul campo’: strumenti realizzati con materiale povero e di riciclo, utilizzando ciò che si aveva a disposizione. A questi si aggiungono altri strumenti tradizionali come la fisarmonica e strumenti a fiato di svariate provenienze geografiche, oltre al contributo insostituibile della stessa voce umana.
Il gruppo è solito innervare la propria esibizione con una sorta di gioco rituale, dal sapore fortemente teatrale: armati di lunghe canne sonore, i protagonisti dell'ensemble si rincorrono lungo il palco, mettendo in scena un ideale duello a colpi di percussioni.
Un repertorio antichissimo, che si attualizza per la presenza di sintetizzatore e computer, inquadrandosi nel grande scenario universale della world music
.
pino basile domenico acquaviva michele ciccimarra francesco monitillo mirko lodedo massimo la zazzera enzo granella

SLIDE SHOW e VIDEO
dal concerto del 28 luglio 2007-Teatro del Mediterraneo - Bisceglie (BA),
nella serata conclusiva del
Festival dei popoli del Mediterraneo.

 

LIVE UNPLUGGED

Altamura - p.zza della repubblica
31 agosto 2006

con daniele abbinante alle percussioni
e massimo la zazzera ai flauti
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ULTIMI COMMENTI

bello questo post. Buona giornata da Artecreo
Inviato da: sexydamilleeunanotte
il 10/09/2016 alle 10:47
 
mi piace molto questo video;i suoni,i colori,la leggerezza...
Inviato da: anonimo
il 11/10/2012 alle 20:25
 
il messaggio non è incompleto....Perchè pensi che si tratti...
Inviato da: vento
il 22/12/2011 alle 12:58
 
sono felice tu sia stato stimolato a questa riflessione,...
Inviato da: zygmunt
il 21/12/2011 alle 21:59
 
....ieri,in un incontro spirituale,ho ascoltato una...
Inviato da: vento
il 21/12/2011 alle 19:11
 
 

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31 AGOSTO 2005

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REBEL TONGUES

REBEL TONGUES

Il nome ("lingue ribelli") richiama l’espressione “rebel songs”,  con cui in Irlanda si indicano le canzoni di lotta contro il dominio inglese.


Un concerto di canti tradizionali irlandesi, rebel songs e danze di origine irlandese e scozzese dalla notevole energia ritmica ed evocativa, eseguite da musicisti di lunga esperienza nella musica celtica e, più in generale, nelle musiche di tradizione popolare.


 

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