... riflessioni ...

... introduzione alla filosofia


““tutti gli uomini per natura desiderano sapere”. conosciamo bene queste parole insieme semplici e solenni con cui s’apre quel gruppo di indagini sulla verità dell’essere che venne designato dal loro Autore col nome di “filosofia prima” e che poi ci venne tramandato col nome di “metasfisica”. ma proprio quel gruppo di indagini testimonia in modo difficilmente imitabile lo sforzo gigantesco dell’umanità tutta per appagare tanto desiderio. che è poi completamente appagato non da un sapere qualsiasi, ma dal sapere vero. e il sapere vero è il sapere stabile, il sapere immune da sorprese, il sapere che non può essere smentito. in questo senso, ma solo in questo senso, potremmo anche chiamarlo, questo sapere, col nome che fu tanto amato dallo hegel e che tante [e spesso giuste] diffidenze ha poi suscitato: col nome, cioè, di “sapere assoluto”. questo sapere platone ci aveva, però, insegnato a chiamare con un nome migliore, col nome di episteme, proprio per significare che la sua essenza non sta per nulla in una sorta di velleitaria onnilateralità, bensì solo nel suo non vacillare mail, anzi nel suo non poter mai vacillare” [c.v.].