... riflessioni ...

commento ad arancia meccanica [di Alexander]


il film esprime violenza, ma non in modo estremo. i giovani protaginsti sono teppisti, arrivano al furto, alla violenza e anche allo stupro, ma non all’omicidio. alex, infatti, si stupirà di essere stato omicida, e proverà per questo un senso di colpa. il film, se non fosse per la violenza dei protagonisti, potrebbe anche essere interpretato come un canto alla libertà della gioventù, ad esempio con riguardo alla scena di amore tra alex e le due ragazze trovate nel negozio di musica. esso esprime l’alienzione dei giovani dovuta anche al disorientamento prodotto dalle grandi aree metropolitane. alex vive nella periferia di londra [in poco tempo, infatti, può trovarsi in macchina nella campagna aperta: “vero buio di campagna”], in un “casamento municipale”. egli non è compreso dai genitori, che pensano che di notte vada a lavorare. questo è il tema dell’ingenuità dei genitori, che anche oggi possono non conoscere la vita reale degli adolescenti. al protagonista viene applicato il “metodo ludovico”: trovandosi incarcere per un “brutale assassinio”, da lui non voluto, egli può uscire in libertà dopo soli 15 giorni di trattamento psichico, una manipolazione della mente attuata con la sottoposizione alla visione continua di film violenti, tale per cui la psiche, nauseata dalla violenza, reagisce infine con il rifiuto della violenza stessa. ora l’odissea di alex lo vede ripercorrere [come dante] le sue tappe di violenza giovanile, una dopo l’altra, reincontrando le persone a cui aveva arrecato violenza, e queste lo puniscono, ma lui non può difendersi, perché, paralizzato psichicamente, non può più reagire per difendersi con la violenza. alex aveva subito il trattamento, sponsorizzato dal ministero dell’interno, e rischia il sucidio, per via del trattamento subito. così finisce sui giornali, e il ministro dell’interno, che viene accusato di aver attuato con il “trattamento ludovico” un metodo di guarigione dall’istinto criminale disumano, cerca ora in alex un alleato che possa proteggere il governo dalla negativa reazione dell’opinione pubblica in vista delle nuove elezioni. già due dei suoi ex-amici, che erano stati ragazzi violenti, con non meno violenza sono diventati poliziotti; adesso [è questa la morale del racconto] è alex ad essere stato “istituzionalizzato”, cioè a divenire allineato al potere e da esso protetto, alex trova infatti “un nuovo impiego e una buona paga” sotto la protezione del ministro dell’interno. egli cioè capisce bene come funziona la vita, e da furbo com’è sempre stato approfitta di questa situazione per proteggersi e garantirsi un futuro migliore. che giudizio dare sulla scelta finale di alex ? in realtà egli, usato a scopi politici, giocato dal destino, era un ragazzo alienato e violento, che trova ora la sua occasione di riabilitazione sociale, allineandosi al potere da protagonista. l’alienazione e il disorientamento, per i giovani come alex e billy boy, continueranno, ma alex, baciato in qualche modo dalla fortuna, può ora essere “normalizzato” e “integrato” socialmente.