... riflessioni ...

Capire l’essenza dell’Europa [di Androcom]


Si descrivono delle proposte seguendo i punti dell’analisi dell’on. Sandro Gozi: 1.] la competenza legislativa dell’Europa investe la questione del rapporto tra politica e tecnocrazia, ma si deve ricordare il giudizio del prof. Monti [“sono i tecnici i veri politici”], nel senso che la tecnocrazia può essere anche positiva. Se, infatti, può esistere un modo ottimo di convivenza e di vita, questo è tecnico, non solo politico. Il problema non sono le competenze dell’Europa, ma che cosa deve essere il diritto in sé, quello naturale e quello positivo. Occorre integrare il “principio di competizione” [che non è solidale] e l’“ideologia del consumatore”, e affiancarli con un diritto che consenta di vincere la sfida della globalizzazione umanizzando le relazioni economiche. La competizione [e la collaborazione] economica tra le nazioni e tra le loro regioni deve rafforare i sistemi-paese e così l’Europa, che non deve depotenziarle politicamente, ma rafforzarle. 2.] il potere dell’Europa potrebbe essere concentrato nella Commissione europea. Il Presidente della Commissione europea dovrebbe essere il “capo” dell’Europa [come lo è già, ora, simbolicamente]. 3.] per guidare il continente europeo servono una costituzione europea e un codice di diritto europeo [che possono essere costruiti da una sessantina di giuristi]. La divisione dell’Europa in nazioni e in regioni è una base per un federalismo europeo su due livelli [statale e regionale]. 4.] prodotto il diritto europeo, tutte le nazioni del mondo possono scegliere di adeguarsi ad esso. 5.] l’ingresso della Turchia in Europa è quindi un evento positivo. 6.] il Trattato di Lisbona è una tappa, ma ogni tappa di un processo è inutile se il processo non sa darsi una meta. Serve sapere che cosa deve essere l’Europa, cioè l’obiettivo finale. Se l’Europa vuole essere quello che sta già diventando, cioè la patria del liberismo, del mercato e del consumatore, i popoli europei si opporranno perché il mercatismo non corrisponde allo spirito dell’Europa, che è innanzitutto politico e culturale, non solo economico. 7.] le decisioni possono essere multipolari. Due o più nazioni [un polo] regolano tra loro una certa materia, e così creano un presupposto di progresso crescente, che “a spirale” attrae le altre nazioni. Si creano molti trattati paralleli plurilaterali intra-europei, tra loro in competizione, gli accordi [vero diritto europeo] vengono selezionati dalla crescente unificazione, e nel tempo si raffina un unico diritto europeo, frutto della selezione tra gli accordi. Una punta avanzata di nazioni [anche due] può quindi proseguire nell’unificazione, e l’Europa segue a cascata. Il processo di unificazione, regolato dalla costituzione europea, viene pianificato con meccanismi volontari di unificazione progressiva. L’Europa divene una piramide di nazioni, il cui vertice sono le nazioni più avanzate nell’unificazione, e la base le nazioni che si adeguano ad essa successivamente.