perla persa pensa

M&J


19 07 2006A MARE JACK...Jack non ha una casa ma molte abitazioni in giro per il mondo. Sono le stanze di albergo dove durante l'inverno fa sosta tra un volo e l'altro. Alberghi e ristoranti. Oppure l'appartamentino con l'amaca sul patio, dove riposa d'estate quando fa la stagione come pilota di piccoli aerei da turismo nella sua Africa. Tutto attorno c'è una natura lussureggiante e tra la folta vegetazione, farfalle variopinte sfuggono alle lingue delle iguane, uno sprazzo di preistoria nell'era di Internet e degli aerei supersonici. Abitazioni.Margherita ha una piccola casa sul mare.  Una piccola casa bianca e azzurra su una piccola isola del Mediterraneo. Entrando non si notano subito i particolari che lei ha discretamente disseminato in giro, ricordi dei suoi viaggi di fotografa. Immediatamente gli occhi sono colpiti dalla vetrata che dà sulla terrazza, lo spazio più ampio di tutta la casa. Lì lo sguardo si tuffa su un orizzonte mozzafiato: la scogliera a picco sul mare e un angolo di 180° di blu infinito tutto attorno, che costringe a girare la testa per riuscire a vederlo completamente. Nessun obiettivo di macchina fotografica, nemmeno il fish eye, può abbracciare un orizzonte così ampio. Solo un occhio umano può fotografarlo e portarlo nel cuore. E' davanti a questo orizzonte che Margherita respira la sua vita. Su questa terazza il mare le suggerisce le parole di commento alle fotografie per il suo libro.E' su questa terrazza che Margherita ama Jack. Viene a trovarla talvolta, raramente. Si ferma lo spazio di un attimo. Siedono insieme davanti al mare e al cielo.  Mare lei, che lo porta nel suo nome il grande blu.  Cielo lui, aereo e sfuggente, sempre in movimento, senza tregua, senza pausa.E' dolce amare Jack nelle notti di luna che illumina la pelle e gli occhi socchiusi. E' caldo amare Jack con la luce del tramonto che spettina i capelli e accende le labbra..."Cosa pensa Jack di Margherita?" gli chiede mentre le sue mani le percorrono la schiena fino a sprofondare oltre la pelle, fino ad accarezzarle l'anima. "Jack pensa che ti ha cercata in ogni nuvola dei cieli che ha percorso, e che essere qui tra le tue braccia è conoscere e respirare Casa che non ha avuto mai... E Margherita cosa pensa di Jack?" "Pensa che Jack sia come acqua tra le dita, sfuggente e bello, carezzevole e spietato. Disorientante." "E' vero io fuggo. Ho bisogno di fuggire, di non pensare a te. Ho bisogno di allontanarmi. Devo andare, ora." Mentre lui si riveste Margherita gli fa scivolare di nascosto una fotografia nella tasca della giacca. "E' la parte più difficile questa... andare via" le dice Jack sulla porta di casa. "No, non è difficile - risponde lei con le lacrime ben nascoste in fondo in fondo all'abisso che ha nel cuore - basta voltarsi e andare". Abbraccio fondente. "Ciao" dice Jack. "Ciao" dice Margherita.Jack si allontana e, cercando le chiavi della macchina, le sue dita inciampano nella fotografia. La guarda e sorride: si direbbe la foto di una cittadina caraibica, tanta gente, fili della luce aggrovigliati sopra le case e un autobus. Al posto del numero c'è una scritta:SIEMPRE TE AMARE'.Margherita siede sui gradini di casa e guarda l'acacia davanti alla porta, si stringe le braccia incrociate, le stelle più in alto, tantissime nel buio della notte inoltrata. Resta lì seduta Margherita, non sa nemmeno lei per quanto tempo. Respira. E' dolce amare Jack... E' amaro, amarlo.Rientra Margherita e come sempre quando lui se ne va lascia la porta spalancata tutta la notte. "Questa è Casa per lui, la porta deve restare aperta. Non si sa mai che possa tornare..." Non lo fa mai, in realtà.E poi le resta il suo profumo. Per qualche giorno Margherita lo sente ovunque quando meno se lo aspetta. Non è nei cuscini, né nella coperta sul divano... E' sul pelo dell'acqua di mare dove nuota lei il giorno dopo. Niente doccia a cancellare le tracce di lui sulla sua pelle. Solo al mare può affidarle Margherita.A mare  Jack...