perla persa pensa

M&J


28 02 2006LETTERA Jack, amore mio, credo ti sarà facile capire questa mia lettera. Sei un pilota e dunque chi meglio di te può comprendere la metafora di volo che sto per fare... A volte, in giornate come questa, con la tristezza che mi inzuppa le ossa di lacrime, mi prende dentro un bisogno infinito e prepotente di volare via. Verso casa, guidata solo dal mio istinto di uccello migratore... Non conosco la rotta ma ce l'ho dentro, è inscritta nel profondo di me... Casa è lontana, il volo è lungo e difficile ma il coraggio non manca. Perchè da quando sono nata me lo porto dietro questo coraggio strano... Non si tratta certo di affrontare il nemico in battaglia come Braveheart o di farsi beffe della morte come il Gladiatore... E' diverso. E' un coraggio di donna che mette il suo cuore in tutto ciò che fa.  Jack, io non ho mai avuto paura di giocarmelo questo cuore, così come tutto l'amore che ci porto dentro e che a volte, come oggi, non trova nessuno vicino per accoglierlo. E' un'energia talmente forte che me la sento pulsare nel petto ad ogni battito e mi fa tremare i pensieri insieme alle gambe. E' questa grande forza che mi fa venire voglia di volare e di venire a cercarti perchè solo quando sto con te io sono veramente al mio posto, a casa. Ed è una sensazione pazzesca e pacificante che solo tu mi regali. Credo che si sentano così gli uccelli dopo una lunga migrazione. A casa.  E credo che sia così che ti senti anche tu dopo aver riportato a terra la tua aquila di metallo con tutte quelle vite umane dentro.  In attesa di spiccare il volo coraggioso mi avvolgo nei ricordi di noi sotto quel cielo stellato d'Africa... E penso alla mia fotografia più bella. Tua  Margheritacoraggiosa