arresti domiciliari

Signora

Anche ieri ti ho visto e non ti ho riconosciuta.
Come è possibile ti vedo sempre sui giornali, in tv e ogni tanto ci incontriamo.
Ma continuo a non riconoscerti.
Capisco che ci conosciamo di vista, che a volte ( poche ) abbiamo frequentato i soliti posti.
Ma continuo a non riconoscerti.
O meglio, quando si sai che ci sei, o che arrivaerai a breve, quando siamo nei luoghi "giusti", facciamo meno fatica a distinguerti.
Ma quando arrivi inaspettata e sopratutto senza essere invitata....
Insomma tutto, se possibile, diventa ancora + difficile.
Ieri, hai fatto l'entrata da Star, non ti aspettavamo proprio.
Come si dice dalle mie parti, eravamo una trentina di "memmelloni" che "ruzzavano".
A tutto potevamo pensare che al tuo arrivo.
E invece, sei scesa  come dalle scale del festival di San Remo, qualche passo di danza, e in pochi secondi eri li.
Mi verrebbe da maledirti, ma sò bene che ognuno fà il suo lavoro, e poi diciamocelo, è proprio nella tua natura.
Bene, anzi male.
Facciamo così, tu continua a fare il tuo lavoro ( che non prevede tempi di crisi) e io continuo a fare finta che tu non ci sia.
Fino al prossimo incontro...sperando egoisticamente che tu scelga un altro cavaliere.

"Ci sono persone che conosci solo  veramente di vista, con i quali non hai avuto legami, se non il "piccolo" dell'esistenza. Che conosci solo perchè vivi + o - nella solita zona. Che non saluti. Poi magari ci condividi qualcosa, anche una semplice e temporanea esperienza ludica e subito le cose cambiano. Scatta il senso di appartenenza. Non posso farti grandi discorsi per il semplice motivo che avevo scambiato con te in tutto poche parole.  Egoisticamente devo confessarti che sono felice di essere andato via 5 minuti prima che arrivasse Lei. Spero che tu tovi quello in cui credevi, qualunque cosa sia.

CESARE

Quando si entra in una casa nuova, di solito, l'uomo crede di essere arrivato.
Dopo fine settimana consumati a tinteggiare, inchiodare ,tagliare, finalmente la casa è pronta.
Pronta ? Povero illuso!
Abbiamo ancora le valigie in mano, che Lei ha già visto un angolino dove ci manca qualcosa...
L'angolino è una nicchia tra tre muri dove, secondo Lei, ci vorrebbe un mobile.
Naturalmente uno fà "lo gnorri ", fa finta di nulla, come se la dolce metà avesse parlato proprio con quei muri dove vuol mettere l'armadio.
Questione di tempo, prima o poi la questione ritorna a galla...
A quel punto iniziano le proposte.
1) Cerco di promuovermi come artigiano;- Il mobile lo faccio Io! ( meno male che la cosa non viene presa in considerazione, sarebbe stata la mia Waterloo)
2) Iniziano i pellegrinaggi dai mobilieri
3) Arrivano i falegnami per i  sopralluoghi con relativo preventivo di spesa.
Per un essere umano (razionale), che ha appena speso per la ristrutturazione, una cifra per lui mostruosa, il pensiero di spendere ulteriori quattrini è pari al dolore di un parto quadrigemellare....
:- Ma abbiamo già tanti soldi da pagare per i lavori fatti.
- Quelli si pagano un tanto al mese, in poche parole è come se si fossero già pagati.
Se si può intendere come pagate le 210 rate mensili che ci rimangono....
- Poi abbiamo sempre un pò di soldini da parte.
Le basi di economia della mia consorte non sono molto solide.
Se le sue strategie fossero valide, Tremonti riuscirebbe a fare diventare il nostro debito pubblico, una risorsa da spendere.
Sorvoliamo allora sui fondi, quelli in qualche modo sono stati trovati.
E' inutile che cerchi di mettere in dubbio l'indispensabilità dell' acquisto, completamente inutile.
Poi, grazie a una amica, viene fuori l'idea di metterci una porta. Meglio se antica...
Allora rinizia il pellegrinaggio, stavolta dai restauratori.
Un giorno mi trovo in un magazzino con centinaia di porte ( brutte, vecchie, mal ridotte veramente) ne adocchiamo una che restaurata potrebbe andare.
- Ottima scelta! Questa porta mi emoziona! Con 2,500 euro ve la restauro.
Lui si emoziona, ma mai quanto me a tirare fuori 2.500 euro!!
Il tempo passa, ma Lei, come una diga non si smuove dall'idea.
Mi arrendo....
Poi, come per un miracolo riduce le pretese e finalmente arriva il mobile.
Bello, grande, c'entra un sacco di cose.
Non lo abbiamo preso in nepal ma da un mobiliere della nostra zona.
E' stato anche relativamente economico ( 650!) in confronto a quanto ci era stato prospettato.
Bene ! Ormai c'è , l'ho chiamato Cesare ( in casa nostra umanizziamo tutto).
Ora Cesare ha riempito degnamente quello spazziettino, sembra quasi soddisfatta.
Tiro un respiro di sollievo.
Dopo qualche giorno  mi dice:
- Senza alcun impegno naturalmente, ho fatto predere al mobiliere le misure della camera dei bimbi.
Perchè?
Perchè?
Perchè.........

CRONACA

Ma come si fà?
Ma come si fà?
Quando è suonata la sveglia alle sette di mattina di domenica mi sono fatto questa domanda.
Un ultra quarantenne che cerca di entrare negli anfibi di quando aveva 20 anni  ( e che non ha + toccato da quei gg)
Ma non basta, vecchio giaccone militare del mercatino americano di quando aveva 16 anni, a quel tempo ci galleggiavo, ora mi stà aderente.
Poi vestito come un cretino, con il mio zaino e il mio "fucilino" esco di casa.
- No violino! Non ti porto
- E' lunga da spiegare, forse un giorno....
Violino mi guarda, tiene per se i commenti e ritorna a cuccia con un grosso sospiro.
Arrivo al Bar, punto di ritrovo.
Fuori ci saranno stati 30 energumeni mimetizzatti.
Radio, zaini, caricatori, ecc. ecc.
Non sapevo dove guardare, sarei voluto scomparire.
Poi invece tutto è andato per il meglio.
Gli energumeni si sono dimostrati persone + che normali.
Il ruzzino è stato carino, molto convolgente, adrenalinico.
Contrariamente a quello che pensavo il clima tra i partecipanti era buono, tranquillo e corretto.
Da riprovare sicuramente
L'unica nota dolente è che io quando ruzzo, ruzzo ( giocare) e mi sono intrufolato nei peggiori posti, sembravo un cinghiale al lavacchio!
Sono tornato a casa indecente, + sudicio non avrei potuto.
Ho nascosto gli scarponi e il giaccone ( intanto la prossima volta servono) ma per i pantaloni e le altre cose non ho potuto fare nulla.
Sono andati a finire tra i panni sporchi.
La moglie non mi ha detto nulla, anzi è sembrata veramente comprensiva.
Il pomeriggio mi ha permesso anche il riposino.
Le cose sono 2, o ha l'amante  e metre guerreggiavo a guerreggiato anche lei. ( difficile , con 2 bimbi, un cane e una suocera.... Povera donna!)
O prima o poi mi farà vedere il conto....

LA SINDROME

La sindrome di Peter Pan è quella situazione psicologica in cui si trova una persona immatura, che si rifiuta (o è incapace) di crescere, di diventare adulta e di assumersi le responsabilità. La sindrome è una condizione psicologica patologica in cui un soggetto rifiuta di operare nel mondo "Degli adulti" in quanto lo ritiene ostile e si rifugia in comportamenti ed in regole comportamentali tipiche della fanciullezza

Come può un uomo, che si accinge a spengere 46 candeline, fare questo alla compagna di una vita?
Già la natura inizia a rivolere indietro quanto dato con generosità in giovinezza.
Come dice la Littizzetto, parte della massa muscolare va a farsi benedire, e il soggetto prende la classica conformazione a Merlo.
Ventre prominente, gambe secche..
E oltre il declino fisico inizia quello psicologico?
- Sai, quei ragazzi iniziano a fare il softair ….

-Si in poche parole si trovano nella macchia e si sparano addosso con fucili giocattolo
- Ci và anche tuo fratello ( un legame di sangue aiuta sempre )

- Quasi, quasi anche io e R. avevamo avuto la mezza idea di partecipare.
A questo punto la palla è buttata.
Prima regola abbandonare subito il campo, non mostrare il fianco….
A questo punto inizieranno i commenti, le frasine buttate li. Sembra quasi per caso.
- Intanto abbiamo soldi da buttare!...... ( vero, ma non si vive di solo pane, lo deve avere scritto qualcuno)
- Poi lo prendi e dopo 2 volte lo butti li! ( verissimo, ma le soffitte, i garage, gli sgabuzzini servono a questo)

- Non stai mai con noi  ( vero! Quelle 8 -10 ore per 5 gg alla settimana vado a cercare la pagnotta, poi al massimo una partita di basket di un ora alla settimana)
- Se proprio li vuoi spendere, potresti comprare qualcosa di utile…. ( certo,  ma di solito uno compra sempre e solo roba utile)
L’importante è non ribattere,  e fare brevi cenni  col capone, per fargli capire che sei d’accordo.

In effetti però …. , è vero che bisogna rialzare il PIL ma proprio con un fucile cinese finto!

Comunque…. Anche tanti oggettini dell’IKEA non sono proprio indispensabili.
E sicuramente riusciremmo a vivere egregiamente senza.
Come andrà a finire ?

O avrò un attacco di lucidità e di responsabilità filiale
O mi “armerò” e andrò a fare un po’ di baccano.
Poi il tutto piano, piano finirà in un angolo polveroso…
D’altronde in questo passaggio terrestre qualcosa si deve ben fare.
O no?

Senza Parole

De Andrè Il suonatore Jones

In un vortice di polvere
gli altri vedevan siccità,
a me ricordava
la gonna di Jenny
in un ballo di tanti anni fa.

Sentivo la mia terra
vibrare di suoni, era il mio cuore
e allora perché coltivarla ancora,
come pensarla migliore.

Libertà l'ho vista dormire
nei campi coltivati
a cielo e denaro,
a cielo ed amore,
protetta da un filo spinato.

Libertà l'ho vista svegliarsi
ogni volta che ho suonato
per un fruscio di ragazze
a un ballo,
per un compagno ubriaco.

E poi se la gente sa,
e la gente lo sa che sai suonare,
suonare ti tocca
per tutta la vita
e ti piace lasciarti ascoltare.

Finii con i campi alle ortiche
finii con un flauto spezzato
e un ridere rauco
ricordi tanti
e nemmeno un rimpianto