Oltre L'anima

Post N° 76


Verrebbe da pensare che il male in qualche modo è necessario al mondo e all'uomo. In quanto crea occasione di Bene.:Non si dimentica facilmente il male di cui si è fatta diretta esperienza. Si può soltanto perdonarlo. E che cosa significa perdonare, se non appellarsi al bene che è più grande del male? Solo Dio ha questo bene. Questo limite posto al male dal Bene divino è entrato a far parte della storia dell'uomo per opera del Cristo.Solo in Lui tutta l'umanità può "varcare la soglia della speranza".(...)La storia dell'uomo è, sin dall'inizio, segnata dal limite che Dio Creatore pone al male.Lui è la Giustizia per essenza.Se l'uomo guarda dal profondo del suo cuore si scopre anche inclinato al male e immerso in tante miserie, che non possono certo derivare dal Creatore che è Buono. Spesso rifiutendo Dio quale principio, l'uomo ha infranto il suo orientamentosia verso se stesso, sia verso gli altri uomini e verso tutte le cose create. Così' l'uomo si trova in se stesso diviso. Per questo tutta la vita umana, sia individuale che collettiva, presenta i caratteri di una lotta drammatica tra il bene e il male(...)Non è possibile pensare al limite posto da Dio stesso al male nelle sue varie forme, senza richiamarsi al mistero della Redenzione.Se la Redenzione costituisce il limite divino posto al male, ciò non avviene per questo motivo:in essa il male viene radicalmente vinto con il bene, l'odio con l'amore, la morte con la risurrezione.Giovanni Paolo II tratto da libro: "Memoria e Identità"