Erato

L. Ortolani


"Perdere qualcuno a cui si tiene fa male.Il dolore è insopportabile, respirate a fatica e avete continue crisi di pianto.Il peggio deve ancora venire: nessuna umana pietà.I vostri amici si accorgeranno che dopo la 45esima volta che gi racconterete la stessa cosa saranno un pò stanchi. Solo un pò, ma quel tanto che basta.A questo punto nessuna umana pietà.Arriva sempre un momento in cui gli amici vi abbandoneranno.Cosi si rimane soli con la peggiore delle compagnie: se stessi.Voi  non lo sapete ma quando una persona ci lascia dentro scatta un conto alla rovescia, che scandisce con precisione ore, giorni, mesi, anni.E la condanna è diversa da persona a persona.Ma quando avrete finito di scontarla sentirete una voce: "non si può morire dentro".Quella è la voce del risveglio."