Erbacce e dintorni

Erbacce mentali


Leggendo lettere sui quotidiani e sopratutto ascoltando discorsi di varie persone, mi sono fatto un'idea su quello che pensa una parte degli abitanti delle città delle piante spontanee e degli spazi verdi. Gli argomenti del discorso sono spesso piccole aree verdi ritagliate tra distese di cemento e asfalto. Per diverse persone il fatto che qualche filo d'erba sia più alto di due centimetri da terra scatena una vera fobia del taglio, come se fosse preoccupante e fastidioso che qualcosa di verde e di vivo possa uscire dal terreno, cosa che non succede nelle rassicuranti distese di cemento che hanno intorno e sulle quali passano la maggior parte del loro tempo.Si assiste allora ad un uso smodato di piccole falciatrici a motore , con tanto rumore e spargimento  di gas di scarico nell'aria intorno, finchè l'ultimo residuo dei fili d'erba non è stato triturato.Con idee e comportamenti di questo tipo sul verde e sulle piante spontanee si può intuire come le varie iniziative sul contenimento dell'inquinamento ambientale e sulla preservazione dei beni naturali siano fallite.