Pensieri e opinioni

Sin City – 2. Stare al gioco


In Sin City lo spettatore è chiamato per l'ennesima volta ad uno sforzo: stare al gioco.Va precisato che ogni film presuppone questa condizione. Il fatto è che quando la cosa non è evidente, noi non ci facciamo caso.Consideriamo quasi normale che un ragazzo venga punto da un ragno radioattivo, e che poi si metta a gironzolare per la città appeso a delle ragnatele. Meno normale, chissà perché, è considerato un cieco che acquisisce grazie ad un “bagno radioattivo” degli ipersensi, e che gironzola per la città appeso alle corde che escono dai suoi bastoni. Curioso.Nel caso di Sin City il gioco è scoperto. Vediamo veramente il fumetto prendere vita. I primi dieci minuti sono spiazzanti. L'effetto è quello del teatro al cinema: irreale. Passati quei dieci minuti in cui ci si deve acclimatare, non ci si accorge più del problema, e ci si gusta le bellissime storie narrate.Il trucco è tutto lì: stare al gioco.