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I Romani, popolo di lumache (e qualcuno c'ha pure le corna)

Post n°26 pubblicato il 07 Ottobre 2005 da imatan

Ho fatto caso che i Romani (lo sono anche io ma non nella categoria lumache) escono fuori quando piove, come, appunto, le lumache.

Nei giorni in cui non piove, anche se è nuvoloso, il traffico è intenso ma quasi passabile, e la metropolitana si può ancora prendere, magari restando in piedi.

Quando piove la popolazione romana raddoppia. Il raccordo si blocca completamente, mentre la metropolitana scoppia di persone in formato sardina-in-scatola.

Le corna ce l'hanno quelli che sul raccordo viaggiano solo ed esclusivamente sulla corsia di emergenza, o quelli che, in metropolitana, cercano di entrare a forza dicendo: Dobbiamo salire tutti, oppure: Se vi spostate più al centro, quando al centro anche uno spillo farebbe fatica ad entrare, o ancora: E ci fanno pure pagare il biglietto, salvo poi lamentarsi della mancanza di controllori che fanno entrare esclusivamente gli stranieri senza biglietto.

 
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Carlo Giuliani: uno dei tanti "misteri" italiani

Post n°25 pubblicato il 05 Ottobre 2005 da imatan

Cito dal sito Comitato Piaza Giuliani una notizia che ho potuto ascoltare su SkyTG24, ma che non so che visibilità avrà nei TG istituzionali.

[Comunicato Stampa] Genova, 4 ottobre 2005: Il medico che fece l'autopsia a Carlo Giuliani: "Dalla tac risultava un frammento, ma non lo abbiamo trovato".


60a udienza del processo ai 25 manifestanti accusati di devastazione e saccheggio per i fatti del G8 nel 2001. Il grande assente, ancora una volta, è uno degli ufficiali dei Carabinieri, protagonista dei fatti di Piazza Alimonda: Giovanni Truglio (*), all'epoca dei fatti tenente colonnello e comandante dei CCIR (compagnia di contenimento e intervento risolutivo, creata ad hoc per il G8 e poi sciolta), oggi colonnello dei carabinieri. Truglio ha presentato certificato medico a giustificazione della sua assenza.
Si parte dunque dal teste Marco Salvi, consulente della procura, autore della perizia su Mario Placanica, nonché co-estensore dell'autopsia sul corpo di Carlo Giuliani. La difesa chiede di poterlo ascoltare riguardo quest'ultimo aspetto, per verificarne l'attendibilità (poiché l'autopsia fu bollata come "superficiale" proprio da Franz, il PM che chiese e ottenne l'archiviazione del procedimento relativo a piazza Alimonda).
Anche l'accusa chiede di poter ascoltare il teste riguardo la perizia di Raffone, altro ausiliario presente nel defender di Placanica, già ascoltato dal tribunale, qualche mese fa. La Corte accetta entrambe le eccezioni e dopo una pausa, ha inizio l'udienza, ma tra l'ammissione del consulente come teste da parte del tribunale e il suo esame, sfila davanti alla corte l'ispettore capo della Digos milanese Marco Cavalli, chiamato a riconoscere alcuni imputati. Come al solito le trasmissioni delle identificazioni sono farraginose e posticipate nel tempo; ci si mette anche la procura che, al solito, come pessima abitudine, presenta i reperti in modo vago e non preciso. Questo ha rallentato l'esame del Digos milanese che ha riconosciuto due imputati, sulla base delle foto e video che la Digos genovese ha trasmesso all'ufficio milanese.
Il digos non è mai stato sfiorato dal dubbio nel riconoscere gli imputati, anche in foto che ritraggono persone travisate, in situazioni in cui non era presente. Per buon peso, ha provveduto a riconoscere altri otto militanti milanesi che non hanno alcun collegamento con il processo, in alcuni casi leggendo i nomi direttamente dalla sua relazione.
Dopo l'esame di Cavalli - che dovrà tornare per il controesame della difesa - torna in aula Salvi, per essere esaminato da accusa e difesa. Breve l'esame dei PM, tocca alla difesa saggiare l'attendibilità del teste. Salvi risponde alle domande dell'avvocato Menzione, ricordando come nell'esame TAC cui fu sottoposto il corpo di Carlo Giuliani "era presente un frammento della pallottola", non trovata poi durante l'autopsia. "Non la cercaste o non la trovaste", chiede l'avvocato Menzione, "non la trovammo", è la risposta del consulente. Vale la pena sottolineare che quel frammento avrebbe potuto dire molte cose sulle caratteristiche dei proiettili in uso quel giorno (i proiettili esplosi non sono mai stati trovati), chiarendo alcuni aspetti ancora oscuri della vicenda di piazza Alimonda.
Dopo il silenzio di Placanica, si spera di poter ascoltare presto il maggiore Truglio, altro protagonista della giornata del 20 luglio 2001 colonnello Truglio.

Fin qui la citazione dal sito.

Nella deposizione di Salvi si viene a sapere che il colpo che ha ucciso Giuliani è stato diretto e non deviato da una pietra.
Questo andrebbe ad avvalorare la tesi della Famiglia Giuliani, che oltretutto scagionerebbe completamente Placanica, secondo la quale il colpo sarebbe stato esploso da qualcun'altro.

 
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Beppe Grillo

Post n°24 pubblicato il 05 Ottobre 2005 da imatan

Notizia importante.

Il Time, in una lista annuale, ha inserito il buon Beppe tra "Gli eroi europei del 2005".

"Forse avrebbe dovuto essere un revisore dei conti statali, più che un comico... Mescola la fisicità di John Belushi con la coscienza sociale di José Bovè... E' uno di quei rari buffoni della classe che, però, fanno i compiti".

Curioso notare che due "buffoni" nostrani come Beppe Grillo e Dario Fo, bistrattati in Italia, vengano esaltati all'estero.

Per rifarvi le menti: www.beppegrillo.it 

 
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Ancora sull'informazione (se così vogliamo chiamarla)

Post n°23 pubblicato il 02 Ottobre 2005 da imatan

Titolo dal sito di Repubblica: Misterbianco, uccide il figlio epilettico
"Era violento, non ce la facevo più"

Ma questo giornalista ha collegato il cervello? Ancora a collegare l'epilessia a violenza e pazzia? Ma lo sa questo tizio che è finito il tempo in cui gli epilettici venivano considerati pazzi e chiusi in manicomio? Lo sa che non è più il tempo in cui gli epilettici venivano presi per indemoniati?

Spero che nessuno dia retta a questo tipo, e che magari torni a studiare prima di scrivere.

 
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La controinformazione è più forte dell'informazione

Post n°22 pubblicato il 28 Settembre 2005 da imatan

E questo è buono. Il problema è mettere in atto questa affermazione. Scordiamocelo dai quotidiani. Chi ufficialmente e chi no, sono tutti condizionati da questa o da quella corrente politica.

Il problema è il vizio che hanno i giornalisti di voler a tutti i costi commentare una notizia. Il commento deve essere fatto nell'editoriale e non nella cronaca dell'avvenimento narrato. La vera informazione è fornire la notizia nuda e cruda, e poi, volendo, farla commentare a chi nell'accadimento riportato viene coinvolto.

Questo, come già detto, non troverà attuazione sulle colonne dei nostri quotidiani, né tanto meno tra i servizi dei nostri tg.

Già può essere un commento la posizione che viene data ad una notizia, perché avvilirla ancor di più commentandola?

Ed allora dovrebbe entrare in scena la controinformazione. Potrebbe entrare con una frase in un film, o in un libro, o in un'intervista, per quanto riguarda i personaggi pubblici. Per noi "comuni mortali" sta invece nel comunicare agli altri le nostre esperienze nel mondo del lavoro, o in qualsiasi altra attività sociale.

Consiglio cinematografico: Good night and good luck di George Clooney.

 
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