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Il postino spara sempre due volte


Il postino spara sempre due volte di Bruno Gambarotta ed la Stampa 193 pagineIl libro,  una storia vera, realmente accaduta a Torino, è magistralmente narrato da Gambarotta. Mi è piaciuto molto il suo stile narrativo, la tensione che sostiene tutto il suo raccontare un episodio clamoroso come la rapina del secolo avvenuta alle poste di Torino il 26 giugno 1996 e le sue battute ironiche e ciniche , inserite tra parentesi, che rendono speciale questa narrazione dei fatti così come sono avvenuti, riportati e ricostruiti esattamente partendo dalle cronache giornalistiche del quotidiano La Stampa e dalle pagine tratte dalla sentenza del Tribunale di Torino, dopo un altrettanto clamoroso processoGli autori della rapina erano gli autisti del furgone postale che sostituirono i sacchi, con i soldi raccolti nei vari uffici postali della città, l'ultimo giorno del pagamento dell'ICI, con dei sacchi pieni di carta di giornali e fumetti tagliati della stessa misura delle lire di alloraI due giovani ideatori del colpo, dongiovanni da strapazzo della provincia piemontese (alessandrina ed astigiana) che cambiavano compagna in continuazione ed erano pieni di debiti, avevano progettato di fuggire in Costa RicaMa il caso volle che si servirono della collaborazione e dell'aiuto di un compagno scambista, di Bussoleno, un uomo dalla vita normale e tranquilla con moglie e figlia, e dal suo amico d'infanzia, di Susa, proprietario di una birreria e con un passato un po' meno limpido I due Valsusini saranno accusati dell'omicidio degli altri due autisti postali, sempliciotti che si erano fidati, ma che trovarono la morte la notte stessa della rapina e furono ammazzati nel camper del compagno di lavoro, irreprensibile e con due lavori addirittura, ( ed un terzo segreto, l'usura, che gli aveva permesso di acquistare un buon numero di appartamenti e case !!!) a colpi di pistolaLa ricostruzione perfetta e brillante dell'inchiesta, del ritrovamento dei corpi in un bosco, avvenuto per caso, del lavoro dei giornalisti, dei magistrati, dei poliziotti e degli avvocati difensori, del successivo processo con la descrizione delle vittime, degli assassini e dei loro complici è magistrale Un libro da leggere tutto d'un fiato, avvincente, piacevole e in alcusi casi anche divertente, nonostante la storia per nulla piacevole di una rapina, di un duplice omicidio e  di tante vite spezzate, in primis quelle dei due assassini, che avevano premeditato l'uccisione dei due ideatori della rapina !Per me è stato rileggere una storia che ricordavo dalle cronache del quotidiano che leggo sempre, ma anche seguire delle vicende che si erano svolte a Torino, una città dove ho vissuto i miei anni di università, e a Susa, che conosco bene perchè mio papà era nato lìE con quale meraviglia ho scoperto che uno dei testimoni, che videro un sabato di luglio l'assassino e la sua giovane compagna lavare il camper incriminato come scena del delitto, era una persona che io conoscevo bene: il benzinaio del palazzo di fronte era infatti un  parente, acquisito per aver sposato una delle mie cugine.Una sorpresa che non mi aspettavo di certo perchè mai avrei pensato che lui conoscesse degli assassini famosi ( ma così strani !!! )