Non solo Libri !

Il Premio Orwell


Ho ritrovato una notizia di parecchi giorni fa che mi era interessata molto e che rigurdava il premio Orwell dato quest'anno ad un  autore di un sito, "Night Jack", che narrava  la vita di un agente ingleseSpesso nel mondo dei libri si incontrano poliziotti che scrivono gialli e diventano anche famosi, a volte, ma nel mondo del web  è ancora raro trovare poliziotti che raccontano le loro giornate in divisa.Lo hanno confermato i giurati del premio Orwell, che quest’anno hanno premiato l’anonimo gestore del blog “Night Jack”, un detective in incognito che per mesi ha tenuto mezza Inghilterra incollata al computer.Sulle pagine web del sito sono sfilate le immagini delle notti di guardia, degli inseguimenti e delle operazioni di salvataggio, raccontate con uno stile che, hanno spiegato i giurati, rappresenta appieno «l’importanza e la potenza del mezzo utilizzato: il blog».Le istantanee del poliziotto, però, erano storie pesanti.In uno dei primi post veniva raccontata la storia di una ragazza asiatica scappata di casa solo per sfuggire alle minacce di una gang di ex giocatori di rugby assunta dal padre.  Il detective aveva salvato la ragazza da un vero incubo.Ma quello che choccava nei suoi racconti era la descrizione del degrado e della povertà che attanaglia le zone suburbane dell’Inghilterra, piena di «cani magrissimi e abbandonati», senza i nanetti da giardino che decorano le case della borghesia media, senza i bambini che giocano in cortile.Nel blog c'erano tante altre storie e tanti altri orrori:  ragazzine innamorate dei loro fidanzati che per loro non erano altro che «video sul cellulare» da mostrare agli amici e le nefandezze dei pedofili che progettavano di adescare, torturare e stuprare i bambini.Pochi giorni prima della vittoria all’Orwell Prize l’anomino blogger ha chiuso il suo sito.L'autore ha spiegato nell’ultimo post che la celebrità non era una cosa per lui :«Non posso andare di persona a ricevere il riconoscimento e ho deciso di donare il premio al Police Dependents’ Trust, l’associazione che aiuta le famiglie dei colleghi morti mentre facevano il loro lavoro».Tremila sterline dirottate direttamente verso gli amici scomparsi ed una rinuncia di notorietà che si merita un grande applauso: in questo mondo narcisista ed esibizionista, un uomo che mantiene l'anonimato è veramente unico!