*STAGIONI*

KEN SARO-WIWA


A SANGUE FREDDOIl teatro degli orrori« "...tutti noi siamo di fronte alla Storia. Io sono un uomo di pace, di idee. Provo sgomento per la vergognosa povertà del mio popolo che vive su una terra molto generosa di risorse; provo rabbia per la devastazione di questa terra; provo fretta di ottenere che il mio popolo riconquisti il suo diritto alla vita e a una vita decente. Così ho dedicato tutte le mie risorse materiali ed intellettuali a una causa nella quale credo totalmente, sulla quale non posso essere zittito. Non ho dubbi sul fatto che, alla fine, la mia causa vincerà e non importa quanti processi, quante tribolazioni io e coloro che credono con me in questa causa potremo incontrare nel corso del nostro cammino. Né la prigione né la morte potranno impedire la nostra vittoria finale..." . » da wikipediaNigeriano, scrittore militante, viene impiccato il 10 novembre 1995 (insieme ad altri 8 attivisti del MOSOP, Movement for the Survival of the Ogoni People) dal regime militare (alleato USA  e quindi non terrorista....) perché  aveva denunciato la Shell che dal 1958 estrae petrolio nel territorio del delta del fiume Niger. La popolazione Ogoni che vi abita, oltre che essere avvelenata dall'inquinamento degli impianti industriali , è stata costretta "manu militari" all'emigrazione, alla miseria .Saro -Wiwa  denunciò questo ennesimo crimine dell'imperialismo e ha pagato con la vita. da resistenze.orgLa vera prigione ( K. Saro-Wiwa)Non è il tetto che perdeNon sono nemmeno le zanzare che ronzanoNella umida, misera cella. Non è il rumore metallico della chiaveMentre il secondino ti chiude dentro. Non sono le meschine razioniInsufficienti per uomo o bestiaNeanche il nulla del giornoChe sprofonda nel vuoto della notteNon èNon èNon è. Sono le bugie che ti hanno martellatoLe orecchie per un'intera generazioneE' il poliziotto che corre all'impazzata in un raptus omicidaMentre esegue a sangue freddo ordini sanguinariIn cambio di un misero pasto al giorno. Il magistrato che scrive sul suo libroLa punizione, lei lo sa, è ingiustaLa decrepitezza moraleL'inettitudine mentaleChe concede alla dittatura una falsa legittimazioneLa vigliaccheria travestita da obbedienzaIn agguato nelle nostre anime denigrateÈ la paura di calzoni inumiditiNon osiamo eliminare la nostra urinaE' questoE' questoE' questoAmico mio, è questo che trasforma il nostro mondo liberoIn una cupa prigione.