CONTINUAAd un certo punto mi rendo conto che c'è qualcuno che ha acceso la TV, mi sento un peso sui piedi, apro gli occhi e sei tu. Ti chiedo che ore sono, mi dici che sono le 2 di notte e che hai preparato la cioccolata, la nostra cioccolata quella di sempre, mi alzo non senza lamentarmi e tu mi dici che sono sempre lo stesso, non riesco a fare mai nulla senza lamentarmi e io ti faccio notare che è per quello che ti sono sempre piaciuto. Ed eccoci quà, io te e la nostra cioccolarta, è arrivato il momento di chiederti qual'è l'aiuto di cui hai bisogno. Mi guardi con quegli occhi di cui ho avuto sempre un misto tra paura e venerazione e senza girarci intorno mi spari la tua: sai mi sono fidanzata, sai non è un uomo, sai mi piacciono le donne, sai sto con una da un paio d'anni, sai sei il primo della famiglia a saperlo, sai mi devi aiutare a dare la notizia ai miei. Cazzo, le rispondo, ma quanti "sai" mi hai messo in una frase, sai che mi hai colto alla sprovvista? Scende il silenzio tra noi, finiamo lo cioccolata e decido che è arrivato il momento di fare l'uomo (o forse il crocerossino), mi alzo ti abbraccio e ti dico che lo farò senza alcun problema, provi a darmi delle spiegazioni, ma ti fermo subito, lo sai che non ho mai avuto bisogno di spiegazioni da te e soprattutto che ho una visione del mondo molto ampia, ti fermo ci mettiamo sotto il piumone del divano e ascoltando videoitalia che dà "SEI" di Antonacci ci addormentiamo. La mattina mi sveglio, non sei vicino a me, mi alzo e non ti trovo per la casa, c'è un biglietto sul tavolo, ci sono frasi per me e c'è un appuntamento al 30 Marzo, quando tornerai e dovremo dare la notizia ai tuoi, mi chiedi di non cercarti e sai che lo farò, richiudo casa, ritorno alla mia pensando al tuo cambiamento e consapevole che dopo stanotte sono cambiato un pochettino anche io.Capos. 20 Gennaio 2013Siamo cresciuti entrambi in famiglie non chiuse nel loro orticello, ma anche io se mi fossi trovato nella tua situazione avrei avuto paura di affrontare la situazione da solo, pensare che hai scelto me per farti aiutare mi rende orgoglioso, ora ti aspetto e aspetto il momento in cui dovremo dare la notizia, non sto pensando a quello che dirai o mi chiederai di dire, sto solo pensando che ti sarò vicino e che i tuoi prenderenno la cosa come sempre, continuerai ad essere la loro principessa viaggiante.
LA PAURA DEL GENERE 2
CONTINUAAd un certo punto mi rendo conto che c'è qualcuno che ha acceso la TV, mi sento un peso sui piedi, apro gli occhi e sei tu. Ti chiedo che ore sono, mi dici che sono le 2 di notte e che hai preparato la cioccolata, la nostra cioccolata quella di sempre, mi alzo non senza lamentarmi e tu mi dici che sono sempre lo stesso, non riesco a fare mai nulla senza lamentarmi e io ti faccio notare che è per quello che ti sono sempre piaciuto. Ed eccoci quà, io te e la nostra cioccolarta, è arrivato il momento di chiederti qual'è l'aiuto di cui hai bisogno. Mi guardi con quegli occhi di cui ho avuto sempre un misto tra paura e venerazione e senza girarci intorno mi spari la tua: sai mi sono fidanzata, sai non è un uomo, sai mi piacciono le donne, sai sto con una da un paio d'anni, sai sei il primo della famiglia a saperlo, sai mi devi aiutare a dare la notizia ai miei. Cazzo, le rispondo, ma quanti "sai" mi hai messo in una frase, sai che mi hai colto alla sprovvista? Scende il silenzio tra noi, finiamo lo cioccolata e decido che è arrivato il momento di fare l'uomo (o forse il crocerossino), mi alzo ti abbraccio e ti dico che lo farò senza alcun problema, provi a darmi delle spiegazioni, ma ti fermo subito, lo sai che non ho mai avuto bisogno di spiegazioni da te e soprattutto che ho una visione del mondo molto ampia, ti fermo ci mettiamo sotto il piumone del divano e ascoltando videoitalia che dà "SEI" di Antonacci ci addormentiamo. La mattina mi sveglio, non sei vicino a me, mi alzo e non ti trovo per la casa, c'è un biglietto sul tavolo, ci sono frasi per me e c'è un appuntamento al 30 Marzo, quando tornerai e dovremo dare la notizia ai tuoi, mi chiedi di non cercarti e sai che lo farò, richiudo casa, ritorno alla mia pensando al tuo cambiamento e consapevole che dopo stanotte sono cambiato un pochettino anche io.Capos. 20 Gennaio 2013Siamo cresciuti entrambi in famiglie non chiuse nel loro orticello, ma anche io se mi fossi trovato nella tua situazione avrei avuto paura di affrontare la situazione da solo, pensare che hai scelto me per farti aiutare mi rende orgoglioso, ora ti aspetto e aspetto il momento in cui dovremo dare la notizia, non sto pensando a quello che dirai o mi chiederai di dire, sto solo pensando che ti sarò vicino e che i tuoi prenderenno la cosa come sempre, continuerai ad essere la loro principessa viaggiante.