Tra le nuvole

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E così ho ripreso a viaggiare in treno, era dai tempi del servizio militare che non salivo così spesso sui vagoni delle ferrovie dello stato.Lo faccio per lavoro: qualche mese fa ho avuto un incarico da parte dell’istituto di ricerche di mercato per il quale collaboro come sondaggista. Mi aggiro nelle stazioni ferroviarie ed intervisto i clienti in partenza chiedendo la loro opinione sul grado di qualità dei servizi offerti. Pulizia, manutenzione, sicurezza percepita.Cose così.Un lavoro noioso, lo ammetto: tra un treno e l’altro ci sono frustranti momenti di stasi in attesa di passeggeri che arrivano a stillicidio, molto spesso riluttanti a concedere pochi dei loro “preziosissimi” minuti. Ho scoperto che la noia è un potente antidoto contro il blocco della creatività.Spesso, durante i momenti di pausa il mio lato razionale lascia il posto alla fantasia e con molto piacere scopro che posso tornare a volare…Insomma il mio alter ego, l’eroico aviere, prende il sopravvento…..Mi hai notato, vero?Sono l’uomo vestito di nero col portatile in una mano e il mezzo toscano all’angolo della bocca: non ti sembro una versione tecnologica di Clint Eastwood?Vorresti continuare a leggere il giornale ma il rumore sinistro dei miei passi non ti fa concentrare.Il patetico tentativo di nasconderti tra le ampie pagine del quotidiano tradisce la tua inquietudine: sai come si dice in questi casi, vero? Quando un uomo col giornale incontra un uomo col portatile, l’uomo col giornale è un uomo morto!Sfoggio il migliore dei miei sorrisi di circostanza, ma lo sguardo in realtà ti dice che se provi a rifiutare il mio invito, l’ultimo viaggio lo farai appeso per i piedi sull’ultimo vagone del treno che stai per prendere.Rilassati, è solo un sondaggio.Non è un test d’intelligenza..Vedi bello, io sono qua perché i cervelloni per i quali lavoro sono impazienti di conoscere la tua opinione sulla qualità dei servizi offerti da questa stazione.Che, rimanga tra noi, per me la tua opinione non vale un dollaro bucato: diamine, ma ti sei guardato allo specchio stamattina prima di uscire? Meriteresti un Oscar per l’interpretazione della sfiga! Scommetto che la tua legittima consorte non chiede il tuo parere nemmeno per scegliere il colore da dare alle pareti del bagno di servizio e adesso cominci a prenderci gusto e pensi di poter sfogare la tua frustrazione dicendo peste e corna delle nostre ferrovie.Ci ho azzeccato, vero?Non è così che funziona: mi pagano per non farti barare e per questo io faccio le domande e tu rispondi.Obiettivamente.Perché nel caso non l’avessi notato in questa stazione ci lavora un bel po’ di brava gente e non è carino spargere cioccolata col ventilatore sull’operato degli altri solo per un meschino sentimento di rivalsa.. Adesso non scivolare sul patetico tentando di commuovermi raccontandomi del disagio in cui ti sei trovato quella volta che il treno ha tanto ritardato: non posso scriverlo che non sei stato rimborsato per il ritardo, in questa sede si parla della qualità delle stazioni, è così difficile da capire?E’ come se parlando della pulizia del tuo garage mi raccontassi che sei rincasato tardi perché hai trovato traffico in centro.. ti pare ci sia un nesso?Ti ho strapazzato vero? Coraggio, stringi i denti e tra poco sarai di nuovo un uomo libero… Però, come amava dire John Holmes, non è finita mica qui: vedi, i cervelloni di cui ti parlavo prima sono interessati a conoscere alcuni tuoi dati: la città dove abiti, l’età, il titolo di studio: lo fanno soprattutto per verificare l’attendibiltà di questo test ed escludere che abbia intervistato il primo stronzo che mi capitava a tiro facendolo rispondere a ruota libera…Scommetto che la prossima volta prendi l’autobus, vero?