Post N° 1

Post n°1 pubblicato il 02 Gennaio 2008 da silvanaloddo

Mary irruppe nella stanza e scorse la figura spogliata di Lena che s’infilava sotto la doccia.

Erano mesi che la domestica lavorava per quella ragazza, che, sebbene più giovane di lei, dimostrava almeno dieci anni di più. Aveva visto dozzine d’uomini entrare ed uscire da quell’abitazione, ma questo non la infastidiva, anzi, la attraeva e la intrigava. Era dannatamente attirata da quella ragazza, malgrado non fosse lesbica. La incantava immaginare Lena durante gli approcci, fantasticare sui maschi, ridotti ad oggetto della sua libidine, che pur di possederla si sottomettevano a quella creatura bellissima e bramata da uomini e donne. La contemplava ogni mattina, durante le sue consuetudini, prima di varcare l’uscio e scomparire: mentre si lavava, quando usciva dalla doccia coperta con un telo leggero e lo lasciava cadere indifferente, davanti ai suoi occhi, per cercare la biancheria tra i cassetti, mentre si truccava e mentre si vestiva. Ogni movenza era trasalimento, per Mary.

Quella mattina, la osservava sotto l’acqua calda della doccia, carezzandosi, prima le braccia insaponate, poi, lentamente, come se volesse premiare i caldi petti per la nottata trascorsa; li insaponava libidinosamente ed in quegli istanti, godevano entrambe.  Lena sapeva d’essere scrutata di là della porta, da quella donna esitante, viziosa probabilmente quanto lei, la inebriava saperla là fuori, a desiderarla in quel modo.

Lena la scorse da sotto l’acqua, accostata alla porta socchiusa del bagno, mentre la spiava: aveva una mano sotto la gonna, l’olivastra coscia era sollevata e percepiva il suo gemito. Decise di regalarle un omaggio alla sua dedizione e fece scivolare le mani, abbandonando i seni, in direzione del ventre e verso il basso.

 L’acqua bollente continuava a sgorgare.

S’appoggiò alla parete bagnata e allargò le cosce: s’infilò prima un dito, Iniziò a muoverlo ed a rumoreggiare. Due dita, poi tre. Con l’altra mano strizzava il capezzolo, la fissava intensamente, mentre ricalcava le sue orme, ma ora poteva udirla chiaramente. Lena proseguì fino al sussulto finale, che la abbandonò consunta sotto l’acqua. Si tolse le dita e senza distogliere lo sguardo da lei, se le portò alla bocca, passandole la lingua con avidità e succhiandole.

 
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