TEMPO-ZERO

IL PETROLIO...E' IN CRISI


In alcuni post fa ho scritto di nuove fonti energetiche che dovranno sostituire il petrolio e ora vi riporto il testo di un'intervista(rilasciata nel 2004) in cui Colin Campbell, un geologo esperto di petrolio,parla delle societa' petrolifere e della produzione di petrolio.«La parola che proprio non vogliono pronunciare è esaurimento. t un termine che puzza nella comunità degli investitori, sempre alla ricerca di buone notizie e di immagine, e non è facile per loro spiegare tutte queste cose piuttosto complicate, né in effetti hanno alcun motivo o responsabilità di farlo. Non spetta a loro badare al futuro del mondo. 1 loro direttori lavorano per fare soldi, per se stessi in primo luogo e per i loro azionisti quando possono. Perciò penso che sia senz'altro vero che le società petrolifere rifuggono dall'argomento, non amano parlarne e sono molto ottuse su ciò che fanno o dicono in proposito. Loro stessi capiscono la situazione chiaramente quanto me e le loro azioni la dicono molto più lunga delle loro parole. Se avessero una grande fiducia in un aumento della produzione negli anni a venire, perché non hanno investito in nuove raffinerie? Si costruiscono pochissime raffinerie nuove. Perché si fondono? Si fondono perché non c'è posto per tutti. t un settore che va contraendosi. Perché licenziano, perché appaltano lavori all'esterno? La BP mira ad avere un 30% del personale a contratto, perché non vuole obblighi a lungo termine. Il petrolio del Mare del Nord sta diminuendo rapidamente. Sono restii ad ammetterlo, ma credo che siano stati trivellati soltanto quattro pozzi esplorativi quest'anno [2004]. Chiuso! Finito! E come possono la BP o la Shell e le grandi compagnie europee alzarsi in piedi e dire, beh, spiacenti, il petrolio del Mare del Nord è finito? t uno shock che vorrebbero evitare. Non è malvagità, né una grande cospirazione, né niente del genere. t semplicemente pratica gestione quotidiana. Viviamo in un mondo di immagini e pubbliche relazioni e lo sanno fare piuttosto bene, direi»