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POVERA ITALIA

Post n°15 pubblicato il 16 Gennaio 2006 da erre75

La foto parla chiaro;sempre in quel posto ce lo infilano.

Ecco come viene fotograta l'italia alla fine del 2005(spero che dopo la pubblicazione della foto potrò continuare a scrivere nel blog).

La sintesi non è per nulla rassicurante: «Un Paese confuso e abulico, che tentenna sulla strada da intraprendere, schiacciato sul presente e incapace di proiettarsi nel futuro, alla ricerca di un progetto». Il rapporto per il 2005 dell’Eurispes, che pure fra milletrecento pagine individua non solo i difetti ma anche i pregi dell’Italia di oggi, descrive un Paese «in stallo», con «nuove forme di disuguaglianza sociale», oltre 14 milioni di individui «poveri o quasi poveri» e che perde fiducia nelle istituzioni, nessuna esclusa, e nel futuro.

Il rapporto parte da uno dei temi più dibattuti in questi mesi: la crisi di competitività del sistema Italia. Si riporta l’ultima classifica mondiale del World Economic Forum - l’Italia è scesa dal 33° posto al 47° - ma anche quella della Heritage Foundation «più benevola», che ci pone al 26esimo posto. Due i dati particolarmente negativi: il calo costante dell’indice della produzione industriale e il sempre più scarso peso nell’innovazione tecnologica.

C’è però anche qualche segnale positivo: un «piccolo primato» che l’Italia può vantare dovuto alla discesa di sedici punti della pressione fiscale sui ricavi delle imprese: dal 53,2% al 37,2%. «C’è però chi ha fatto di più e meglio di noi», e per questo l’Italia «resta fra i Paesi a più alta pressione fiscale sulle imprese»

Altro tema forte del rapporto sono le disuguaglianze e l’aumentare del disagio sociale: secondo Eurispes oggi in Italia ci sono 4 milioni e 700 mila famiglie e oltre 14 milioni di persone «povere o quasi povere». Un «logoramento» di salari e pensioni dovuto al carovita, pari, per Eurispes, all’8% annuo tra il 2001 e il 2004 e che avrebbe causato un calo del loro potere d'acquisto di oltre il 20% per operai e impiegati. Per questo oggi si ricorre agli acquisti a rate, che vivono «un vero e proprio boom»: non per comprare viaggi e vestiti, ma per l'auto, gli elettrodomestici o i mobili. C’è invece chi cerca strade più rapide e punta sul gioco d'azzardo: 23 i miliardi spesi in scommesse nel 2004.

Una volta eravamo il popolo di navigatori e poeti,ora siamo un popolo di giocatori e...indebitati.

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Commenti al Post:
La_Regina_Della_Chat
La_Regina_Della_Chat il 18/03/06 alle 13:06 via WEB
Gli Odontoiatri acquistano i dispositivi medici su misura dagli odontotecnici per poi rivenderli al paziente con un ricarico che va dal 400% fino al 1000% Vorrei catalizzare la vostra attenzione sulle problematiche degli ODONTOTECNICI Italiani Attenzione! Odontotecnici non odontoiatri che non sono la stessa cosa! Gli Odontoiatri sono medici professionisti laureati in odontoiatria che siete abituati a conoscerli col nome di DENTISTI. Gli Odontotecnici invece sono dei Signori che spesso vengono confusi appunto con gli Odontoiatri/Dentisti, ma che in realtà sono coloro che fabbricano artigianalmente le protesi che siano esse mobili ( dentiere) o fisse ( corone e ponti in ceramica su impianti e non) o combinate ( in parte fissa e in parte mobile) apparecchi ortodontici ( per addrizzare i denti ).In virtù del fatto che questi sofisticati “dispositivi medici su misura” (protesi dentarie) sono costruiti manualmente siamo stati inseriti nella categoria degli artigiani ( falegnami, fabbri, orafi, carpentieri, autotrasportatori ecc.) con una formazione scolastica ( di facciata ) inserita nella scuola professionale ( elettricisti, meccanici, segretarie d’azienda ) con un orientamento alle materie scientifiche: anatomia, biologia, morfologia, biomeccanica masticatoria, igiene, tecnologia dei materiali dentali, fisica, chimica. Tutte materie che l’odontotecnico dovrà approfondire studiando continuamente anche nel corso dello svolgimento della sua professione. I dentisti hanno tutto l’interesse a nascondere la nostra figura o a confonderla con la loro! L’unica occasione nel quale ci tengono a fare chiarezza si ruoli di uno e dell’alto è quando intendono denunciare il fenomeno dell’abusivismo ( odontotecnici che professano l’esercizio medico senza averne titolo di laurea) problema che effettivamente esiste in Italia ma che non è così diffuso come vorrebbero far credere. Vi domanderete perché: Gli Odontoiatri acquistano i dispositivi medici su misura dagli odontotecnici per poi rivenderli al paziente con un ricarico che va dal 400% fino al 1000%. Questo significa che il paziente che paga una corona in ceramica ad un prezzo che oscilla fra le € 600,00 e € 1200,00 il dentista a sua volta l’ha acquistata dall’odontotecnico ad un prezzo che va dalle € 100,00 ad un massimo di 150,00euro in alcuni casi si può scendere anche al di sotto delle 100,00euro, prezzo dentro il quale l’odontotecnico ci deve far stare le spese di gestione del laboratorio, le materie prime per costruire la corona, la lega preziosa, la sua manodopera ( il paziente non immagina neanche quanto lavoro c’è dietro la costruzione di una protesi ) spesso è comprensivo di prestazioni nello studio dentistico ( presa delle impronte, prova delle strutture, adattamento, presa del colore ) per compiacere al professionista che lo ricatta con il commissionamento del lavoro ad altri laboratori, tali operazioni sono illegali per l’odontotecnico perché regolamentate da un “Decreto Regio del 1928” ebbene sì antecedente alla II° Guerre Mondiale! L’Odontotecnico per sopravvivere deve lavorare un media di 15/20 ore al giorno comprensi Sabato e Domenica, per portare a casa uno stipendio di un operaio. Il paziente deve accendere un mutuo per curarsi la bocca. Il dentista gira con il Ferrari e và in vacanza alle Bahamas. In questi 78 anni non si è potuto cambiare nulla grazie alla forte lobby esercitata dai dentisti presenti nelle aule del governo le stesse aule in cui dal 2001 sta girando una proposta di legge che prevede un “nuovo profilo professionale per l’odontotecnico” che prevede una formazione scolastica di tipo universitario (laurea breve) con conseguente inserimento nella categoria dei professionisti, arrivando quindi ad una fatturazione separata delle prestazioni verso il paziente che saprà esattamente quanto gli costa la sua ricostruzione protesica e quanto è dovuto per le prestazioni mediche. Un decreto che darebbe finalmente dignità alla categoria e che farebbe risparmiare soldi ai pazienti: Un esempio su tutti Il paziente si reca dal dentista il quale gli propone un’arcata in ceramica, ovvero deve fare un ponte che rivesta tutti i denti dell’arco superiore o inferiore della bocca quindi 14 denti, ma il paziente non ha 14 denti nell’arcata perché ne ha persi 6 L’odontoiatra a questo punto dovrà intervenire su 8 denti rimasti limandoli e monconizzandoli ( cioè rimpicciolendoli per poi essere fasciati ed accogliere la travata portante anche i denti mancanti) Ma il paziente paga la stessa cifra per tutti i 14 denti in ceramica compresi i 6 denti sui quali il dentista non ha fatto assolutamente nulla!! Questa proposta di legge, in questi ultimi giorni, sarebbe dovuta passare legge grazie al parere favorevole di numerosi Ministri (avendo superato numerosi vagli da parte di Ministri della Sanità ora Salute, Consiglio Superiore della Sanità, ecc. in questi ultimi 5 anni) ma grazie a qualche Ministro è stata rispedita ad un iter che la vedrà girare per le aule per i prossimi 5 anni, tempo entro il quale troveranno il modo per rispedirla al mittente, per l’ennesima volta gli interessi di pochi vanno a scapito di molti quali categoria degli odontotecnici e pazienti. Il mestiere dell’Odontotecnico continuerà ad essere considerata “Arte ausiliaria Sanitaria” esattamente come infermieri, ostetrici, ortopedici ecc. ma senza un Albo professionale, Con i diritti di un artigiano ma i doveri di un Professionista visto che paradossalmente hanno l’obbligo di sostenere costosi corsi E.C.M. (Educazione Continua in Medicina) proprio come gli operatori sanitari anche se non vogliono riconoscerli come tali! Continueranno ad essere responsabili dei dispositivi medici su misura che fabbrica rilasciando una Dichiarazione di Conformità con tanto di istruzioni d’uso per il paziente, che nel 90% dei casi non arriverà mai al destinatario perché l’odontoiatra si rifiuta di consegnarlo al diretto fruitore del dispositivo. Il paziente non saprà mai chi è l’odontotecnico che ha fabbricato la sua protesi ne quali materiali ha dichiarato di utilizzare perché anche laddove dovesse ricevere la dichiarazione di conformità su di essa non è specificato il nome del fabbricante. L’odototecnico continuerà ad essere considerato un fuorilegge perseguibile penalmente se avvicina le sue mani ad un paziente, mentre alcuni signori senza alcun titolo di studio e con una semplice domanda alla A.S.L. di competenza possono bucare lingue, guance e quant’altro con spilloni e piercing. Se pensate che tutto questo sia giusto………evviva l’Italia. Lo scopo di questa mail è quella di informare il maggior numero di persone, quindi fatela girare tra i vostri conoscenti è l'unico modo per rivendicare i diritti degli odontotecnici e dei cittadini. Altre notizie le potrete trovare nel forum di odontotecnici http://www.forumfree.net/?c=23679
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