La Vita Nuova

Post N° 548


Ieri,nel tardo pomeriggio, sono andata da Fabio, perchè aveva la febbre.Seduti distanti, sul divano, io a un’estremità,lui all’altra, Pepe gioioso che si sprovolava in mezzo a noi.Siamo rimasti così un’ora, buttando lì ogni tanto una frase di circostanza.Ma la sua voce.E i suoi occhi.Quanta dolcezza.Non riconosco più in lui quello che sarebbe dovuto essere l’uomo della mia vita.Lo osservavo, e lo vedevo come una persona che ho ferito e deluso.Ma è stato proprio da lì che ho ripreso ad avere ammirazione nei suoi confronti e ho iniziato a lottare per riconquistarlo, in una forma decisamente più consona.Perché è vero, eravamo cambiati troppo,eravamo diventati troppo diversi per stare insieme, ma allo stesso tempo abbiamo condiviso troppi,troppi momenti piacevoli per fare a meno, adesso, l’uno dell’altra.Anche lui mi osservava,silenzioso, mettendomi a disagio.Vedevo i suoi occhi soffermarsi sull’orologio, regalo di Andrea, e so per certo che come me ha pensato che anche lui mi aveva regalato un orologio, finito chissà dove…Poi l’anello, e allora ho nascosto le mani per impedirgli di notare che il suo non c’era più.Mi ha chiesto ridendo quando mi sarei sposata.La sua voce era tenera, mentre mi parlava, anche Pepe se n’è accorto, e non la smetteva di baciarci e buttarsi addosso.Ogni volta mi sembra di ferirlo perché magari quando ci vede insieme così pensa "adessso la mamma è tornata e staremo di nuovo insieme".Ma poi ogni volta mi alzo e me ne vado. Bacino sulla guancia, sguardo intenso, parole che muoiono in gola e via.