JUVENTUS NELL'ANIMA

INTERCETTOPOLI - DI LG


 Dov’è finita Intercettopoli?Che ne è stato della Bufera Telecom?La mia vena di teorico malpensante, abituato forzatamente a leggere tra le righe e mai a dare soltanto ascolto a quello che mi viene mediaticamente proposto, mi pone nuovamente e prepotentemente il problema.L’informazione è latitante da alcuni mesi, ed i mass media tentano quotidianamente di proporre falsi scoop e notizione da prima pagina per nascondere di fatto quello che è accaduto, che non si deve sapere e che non si vuole diffondere.Che i due scandali esistano è un fatto inerudibile, ma la difficoltà come sempre stà nel capire in quale cassetto sia finito tutto il materiale scottante che avrebbe dovuto scuotere l’Italia dalle fondamenta.Capisco perfettamente che la questione politica viene sempre prima di quella sportiva, che molto spesso gli interessi nazionali vanno oltre alla più semplice constatazione logica dei fatti e che il popolo non sempre è pronto a ricevere e digerire informazioni teoricamente destabilizzanti, ma ormai il calcio rappresenta il terzo settore economico italiano e come tale ha diritto di essere considerato.E non mi vengano a dire adesso che era solo una bufala.Moggiopoli è la rappresentazione teatrale del pensiero da bar, un copione scritto e recitato ad arte dai diversi protagonisti, con un epilogo ad hoc dove la Buona vince e la Cattiva muore.Intercettopoli è un errore imperdonabile degli autori, una notizia trapelata in perfetto stile Inter (dove quando tutto sembra fatto c’è sempre il fattore 5 Maggio) che ha rischiato di far saltare tutti i piani, svelando il retroscena dello scandalo calcistico d’Estate e forse del Secolo.Insomma, Moggiopoli è il frutto di un progetto pluriennale degno dei migliori CdA societari,figlia adottiva di Intercettopoli che ne ha plasmato il carattere e delineato le linee comportamentali.Innocenzo Mazzini ad una televisione locale fiorentina ha recentemente ribadito che, in tempi non sospetti (e si parla di un anno e mezzo fà), il buon Carraro a margine di un consiglio federale lo zittì dicendogli : “Tanto lo so che parli male di me, ci sono le telefonate”.Questo fatto è stato confermato anche da insospettabili giornalisti toscani, da sempre anti-Juve.A Settembre 2005 durante un collegamento di Guida al Campionato da Appiano Gentile, saltò fuori un dossier anti-Juve in mano alla Società Nerazzurra che doveva dimostrare la teoria dei Piangina, poi tutto finì come in uno scherzo di cattivo gusto, rischiando di far saltare quello che sarebbe e che è poi successo nell’Estate calcistica.Recentemente l’ex designatore Paolo Bergamo ribadiva che erano tutti a telefonargli, nessuno escluso, e Piero Sandulli ci metteva sopra un carico da undici dicendo che non erano stati consumati illeciti sportivi.D’altra parte sfido chiunque a provare legittimamente il contrario senza avvalersi di linee di diritto puramente fantasiose,ed il riferimento è alla teoria che permette di considerare per sommatoria di violazioni dell’ articolo 1, la possibilità di trasformazione in articolo 6; un po’ come dire che chi viene sorpreso tre volte a rubare viene condannato per omicidio.Dalla recente indagine a 360° sulla Bufera Telecom emerge in tutta la sua potenzialità la capacità inespressa dell’attuale sistema burocratico italiano, che in soli due giorni ha legiferato contro la pubblicazione delle intercettazioni telefoniche, impedendo di fatto che potesse avvenire un processo mediatico simile a quello di Moggiopoli.Perché in Italia non conta il giusto o lo sbagliato, non esiste contraddittorio, ed i processi (sportivi specialmente) sono soltanto l’epilogo del vero ed unico processo, quello mediatico.Datemi la moviola per Calciopoli, datemi Intercettopoli e la Bufera Telecom perchè è in questi momenti che bisogna rendersi partecipi della lotta al potere, ribadendo con forza la libertà di informazione dalla quale si evince il grado di democrazia di ogni paese.Ci sono cose che si possono dire con estrema violenza, eppur sottovoce.