Esercizi di pensiero

#10


Le domande che non osiamo fare e le risposte di cui abbiamo paura Nella natura del essere umano è da sempre presente la voglia di conoscere cose nuove ed è allo stesso modo presente la paura di conoscere cose che potrebbero far crollare le nostre convinzioni o che riteniamo molto importanti. Nell'arco della nostra esistenza ci è capitato, ci capita e ci capiterà di fare delle delle domande per conoscenza o per vivere: la prima tipologia di domande va a soddisfare la nostra naturale curiosità mentre la secoda tratta per la gran parte delle volte informazioni normali equotidiane, come quando chiediamo dove sono le merendine. Ci sono delle domande però che non facciamo, vorremmo farle ma per vari motivi ci si bloccano sulla lingua e non escono fuori. Per esempio possiamo usare la paura di chiedere ad una ragazza che ci piace se lei prova lo stesso per noi: in questo caso agisce una paura molto potente che è quella del rifiuto da parte di una persona a cui teniamo. Un'altra domanda che spesso non si trova il coraggio di fare potrebbe essere quella di una rispegazione ad un professore: quì interviene la nostra paura di non essere abbastanza intelligente per gl'altri che magari capiscono al primo. Riagganciandoci al primo esempio fatto (quello del rifiuto), quando facciamo delle domande che vanno al di fuori della nostra vita di tutti i giorni per la loro importanza abbiamo sempre paura della risposta, poiché la negatività di essa potrebbe farci soffrire (promosso o bocciato; amato o riutato; assunto o scartato; ecc...). Comunque in conclusione ritengo che, anche avendo paura del giudizio degl'altri o della negatività della risposta, le nostre domande dobbiamo continuare a farle perché è meglio imparare da un verdetto negativo che vivere nell'ignoranza.