« Come ho mantenuto saldo ...E se Bersani, e sottolineo se... »

I protagonisti sono quattro: Daniel, Susan, la Paura e Noi. Ma per fortuna per noi in frigo c'è la torta della zia

Post n°9 pubblicato il 18 Aprile 2010 da esesoyyo

 

 

Oggi pomeriggio su Rai 4 del digitale terrestre ho rivisto con piacere un film che mi inquietò la prima volta. Si chiama "Open Water" di Chris Kentis. Una pellicola USA semi amatoriale a basso costo del 2003 basata su una storia vera. Se leggete le tante recensioni pubblicate sul Web di Open Water come ho fatto io, trovate i due estremi e nessuna via di mezzo: chi lo descrive un film orrendo, mal recitato e ancor peggio montato, e chi lo definisce un piccolo capolavoro, spiegandone però i motivi e prendendo le debite distanze dal cinema tradizionale. Io mi schiero decisamente coi secondi. Ed eccole le mie motivazioni:

Chi lo trova una fetecchia di film ha perfettamente ragione, e chi lo trova un film culto ha perfettamente ragione. Non sto dando fuori di testa, la risposta è semplice. Open Water non va guardato come un classico ma come un film documento con un quid narrativo in più che ne eleva la statura. Ora parlo a un pubblico televisivo, per quelli che hanno fatto la fila alla cassa e sono rimasti forse delusi aspettandosi altro il discorso è diverso. Certo che se lo guardate dopo aver visto Il Signore degli Anelli di P. Jackson o Avatar di J. Cameron, e avendo questi in mente come parametro di "film" è certo che Open Water di C. Kentis vi sembrerà una fetecchia. Ma non è questa l'ottica giusta. Ne parlerò da spettatore TV. È una produzione low-budget, costata 130.000 Dollari (il matrimonio di Briatore con la Gregoraci ha battuto 1,5 milioni di Euro) e ha incassato in USA ho letto, 30 milioni di Dollari. Per un'arte che basa il suo successo sul botteghino (sul gradimento degli spettatori in toto più precisamente) e non esclusivamente sulla penna di cerebrali critici d'arte, come la pittura o la scultura questo è già un successo. Ma non mi interessa quanto è costato e quanto ha incassato, Open Water è davvero un gran bel "film".

Ispirato alla storia vera di una coppia di vacanzieri escursionisti sub: Daniel (Daniel Travis) e Susan (Blanchard Ryan) che si ritrovano soli dispersi in mezzo all'oceano dopo un'immersione al largo delle Bahamas, a causa di una maldestra distrazione degli organizzatori, anche la pellicola è realizzata come un'avventura "vera". Con le riprese fatte nell'oceano non in uno studio con il finto oceano ricostruito come per Il Titanic o Deep Blue (insipido pizzone digitalizzato). Con solo due persone in campo per quasi 60 minuti. In giro veramente ce ne sono moltissime altre che non vediamo, e sono quasi tutti esperti sub occupati a tenere d'occhio e a mettere in sicurezza la zona delle riprese, che per la cronaca sono costati circa la metà di tutto il budget del film. Dove gli squali che arrivano sono squali veri. Senza praticamente nessuna colonna sonora, cosa che alcuni hanno annotato come una pecca e che è invece la sua vera forza. Le colonne sonore abbinate agli horror/thriller movie, ai quali Open Water è giustamente associato servono a creare quella a volte inutile suspense nello spettatore. Avete presente negli horror, nessuno escluso l'uso eccessivo e smodato che si fa della colonna sonora? Ecco un esempio tipico di B-Movie horror che per l'occasione io inventerò per voi topolini.

IL LUOGO E I PROTAGONISTI:

Campeggio in tenda in mezzo ai boschi e alle paludi della Louisiana (ossia l'ultimo posto dove uno farebbe camping) di due coppie di  studentelli di Seattle: Steve, Sue Ann, Danny e Melany.

L'AMBIENTE:

È una notte senza stelle illuminata solo dalla luna piena che si affaccia attraverso una tetra coltre di nubi nere. Davanti al fuoco i ragazzi sparano cretinate di ogni tipo e bevono birra. Notare che  ora il vecchio camioncino modello Ford col quale sono arrivati lì è regolarmente in panne così non se ne possono andare... ma è ovvio no?

LA TRAMA:

A un certo punto Danny si mette a raccontare la storia di Lady Eleanor Ross la pazza, vissuta dal 1791 al 1828 la cui casa si trova da quelle parti. Narrano le cronache che Lady Eleanor durante il pranzo del 4 luglio 1828 ha decapitato con una mannaia nell'ordine: il povero tacchino, il povero marito Jeremy Lindon Ross, l'amico di lui il Dr. Benjamin Scott, i suoi cinque figlioletti ancora piccoli e non contenta anche il cane di casa, poi è sparita in circostanze mai chiarite, forse morta suicida. Si dice che il suo spirito vaghi ancora nella zona e si dice anche che chiunque si sia avventurato in quella casa non ha più fatto ritorno.

I quattro quindi per dare un senso alla giornata e visto che  dire cazzate davanti al fuoco alla lunga è veramente noioso (chi guarda L'Isola dei famosi capirà), decidono di trovare prima e di ispezionare poi la casa di Eleanor, solo uno è contrario all'impresa (per esigenze di copione) ma viene immediatamente azzittito dagli altri tre che sono già belli sbronzi e determinati. Partono in piena notte alla ricerca della magione, tra sibili di fronde mosse dal vento e rantoli di animali notturni, senza niente, solo con una torcia e tanto spirito d'iniziativa. Dopo poche inquadrature sul sentiero scorgono qualcosa di simile a uno stivale che spunta da un cespuglio, si avvicinano e scoprono che è proprio un vecchio stivale, solo che ha ancora dentro il piede e mezza gamba con osso del suo vecchio proprietario in stato di marcescenza avanzata, il che vuol dire che è lì da non troppo tempo.

Domanda: voi tornereste indietro a quel punto? Io si!

Loro no... anzi, il ritrovamento dell'arto li eccita, soprattutto il buon Steve. Qui decidono di dividersi per cercare meglio (somma idiozia date le circostanze ne converrete). Una coppia va a sud e l'altra coppia che noi seguiremo va a nord per poi ritrovarsi nel punto X all'ora X. Questo l'antefatto in sintesi. Ora seguiamo le mosse di Steve e della sua fidanzatina Sue Ann.

L'incauto collegiale sta esplorando con una torcia una vecchia casa spettrale e abbandonata nella Contea della Louisiana nel bel mezzo di una palude in compagnia della sua ragazza, raccontandole barzellette idiote per sdrammatizzare che però non la fanno ridere (e neanche a lo spettatore) e mentre gira le tante buie stanze si sente una colonna sonora cupa minacciosa e incalzante. Lui sale le scale, immaginatevi come sono le scale, apre la porta della soffitta, si guarda intorno con la torcia e scorge tutto ciò che si può scorgere nelle soffitte di un film horror: l'immancabile intrigo di enormi ragnatele, grandi ritratti con grandi cornici di donne e uomini con lo sguardo da matto, vecchi specchi, antiche armature rugginose, gufi impagliati qua e là, teste di animali e polene di navi appese ai muri, parti anatomiche forse umane in barattoli di vetro sparse sugli scaffali, enormi libri rituali esoterici in pila sul tavolo e per terra, e infine, cosa più inquietante di tutte, trova su un tavolo il chiaro segno di un passaggio umano recente, qualcosa come un posacenere con una pipa non del tutto spenta o una tazza da tè ancora tiepida, o altro di questo genere, mentre fuori si sente un ringhio o forse qualcosa di più.

Nota: chiunque di noi, o chiunque sano di mente a quel punto direbbe alla sua fidanzata: "Senti tesoro, alziamo i tacchi da qui e torniamo in città a piedi, ci riveniamo semmai col SOLE e in gruppo domani mattina alle dieci". Questo farebbe chiunque normale in questa situazione. Soprattutto dopo aver trovato una gamba maciullata pochi minuti prima. Chiunque, ma non quel demente del canone horror. Lui è guidato da una volontà superiore che gli dice di andare avanti anche se tutto intorno a lui gli dice di andarsene e alla svelta. E questo ci spiega che è cosa buona e giusta che il nostro Steve faccia presto l'orrenda fine che si merita, lui e quella inadeguata della sua fidanzata. Ma proseguiamo...

Entra nella soffitta, e parte la colonna sonora adatta, fa qualche passo in avanti sul pavimento di legno marcio che scricchiola sotto i suoi passi, con la polvere che scende del soffitto illuminata da dritti raggi di luce attraverso le travi vetuste del tetto, e cammina fino a notare un'anomala apertura nel muro dalla quale proviene un sinistro e indecifrabile sibilo simile a un cupo lamento. L'eroe avanza a passi lenti ma decisi. I personaggi dei film horror sono quasi sempre degli idioti allo stato puro come sappiamo, e infila prima un braccio e poi la testa nell'apertura buia del muro per vedere cosa c'è al di là (v'ho detto tutto). Ed è a questo punto che il sonoro esplode assordando quasi lo spettatore. Si sente prima un suono stridente di violini che fa sanguinare le orecchie stile gesso sulla lavagna, poi un BANG di tamburo.

E a questo punto quando lo spettatore sobbalza sulla poltrona spargendo i pop corn ovunque, sapete chi esce dal buco nel muro? Un gatto! Si amici un bel micione. I due ridono come scemi e Sue Ann prende in braccio il gatto accarezzandolo. Continuano l'ispezione. Ora si trovano davanti a una porticina della soffitta che conduce in un altro locale. Steve la apre ed entra, ancora la musica incalzante dei violini e cavoli vari di prima... scosta una tenda nera sul muro vicino a una lettiga sporca di sangue incrostato, altro BANG di tamburi, solo che stavolta invece di una gatta esce fuori Lady Eleanor con un vestito... rosa fucsia dite voi? No! Con un vestito nero dell'800 smangiucchiato dalle tarme, col viso in putrefazione, gli occhi fuori dalle orbite e un'enorme bocca viola coi denti tutti marci... prima lo morde sul collo perchè è più bello così e poi con un fendente stacca la testa al nostro Steve. Che è solo quello che si merita.

Questo è il cliché di TUTTI i film horror o thriller, belli o brutti, da Alien all'indietro e in avanti. Si crea una prima scena di pathos con la musica incalzante, ma noi già sappiamo che la prima scena è solo un diversivo, il disturbo è sempre provocato da un gatto o un pollo o un giocattolo innocuo, poco importa. Lo spettatore così è prima spaventato e poi rassicurato come un bimbo: "Hai visto? Era solo un gatto niente paura". Ma poi subito dopo c'è una seconda scena di pathos che stavolta è quella buona. I film dell'orrore sono sceneggiati con lo stampino amici carissimi, ed è molto difficile trovare delle novità in questo genere di comportamenti. In pratica lo spettatore sa già tutto prima che questo accada. Ecco perché il 70% dei film horror non spaventa ma al contrario annoia gli spettatori più esigenti.

Il vero spavento è un altro. È trovarsi dispersi in mezzo all'oceano, immersi e circondati da un liquido scuro, senza nessuna colonna sonora che ci accompagna inutilmente, con solo il rumore dell'enorme massa d'acqua in movimento intorno a noi, in balia di un destino senza speranza per chi lo vive, dove ogni ombra nell'acqua è più che un'ombra nella nostra testa. Ditemi, sapreste voi trovare una scena di orrore più efficace di questa?

Ho sentito commenti di persone che praticano la subacquea dire che hanno guardato questo ripeto, bellissimo film fuori dai cliché che è Open Water con un certo disagio, e li capisco! Siete alla ricerca di vero panico e disperazione? In Open Water ne trovate quanto ne vorrete! Io vi do un consiglio: dimenticatevi che sia mai esistito un Hitchcock o un Billy Wilder o un Sergio Leone... e immergetevi (nel vero senso della parola) nella visione di Open Water alle due di notte, che tanto nessuna emittente lo darà mai in prima serata, mentre fuori tutto è silenzio, e noi da soli, seduti sul divano magari col gatto sulle ginocchia che guardiamo i due protagonisti galleggiare nell'acqua plumbea senza orizzonti col sole al tramonto.

E allora vi accorgerete che non vedrete l'ora che il film finisca, sperando in un lieto fine per Daniel e per la bella e coraggiosa Susan... che però non arriva. Non vedrete l'ora di uscire dall'acqua almeno voi per andarvi a mangiare in frigo una bella rassicurante fetta di torta della zia. Altro che la soffitta di Lady Eleanor... questo si che è un film dell'orrore, il più cupo e ineluttabile orrore.

Ave atque vale

ESE

Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
La URL per il Trackback di questo messaggio è:
https://blog.libero.it/esesoyyo/trackback.php?msg=8711397

I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
 
Nessun Trackback
 
Commenti al Post:
Gloriadgl8
Gloriadgl8 il 09/05/10 alle 14:57 via WEB
un blog da leggere...finalmente un bloghista auto ironico e divertente.Tornero'.Rebecca
(Rispondi)
 
esesoyyo
esesoyyo il 10/05/10 alle 07:56 via WEB
Oh, grazie! Grazie grazie! Adesso non mi viene altro di memorabile. Grazie! :o]
(Rispondi)
trilly.smile
trilly.smile il 19/09/10 alle 15:19 via WEB
Ciao ...a parte le tue lezioni che ho letto tutte...mi hai donato un sorriso..^_^ e sono vere!...Hai pienamente ragione chissa perche' tutti compresa me facciamo il profilo senza renderci conto dell'importanza che ha.. Sei davvero bravo complimenti hai molto da dire ed e' molto interessante ..Credo che Libero.. non sia molto presente sai ti confesso che nemmeno ho mai pensato di essere ne simpatica ne tra le migliori non mi importa un fico secco...a me piace solo essere me stessa sempre e cercare di dire cio' che sento comunicare attraverso le parole le mie sensazioni ed emozioni.. Che le bannature siano ingiuste e' ovvio perche' molte volte sono fatte dietro segnalazioni senza nessun controllo ..Bello il tuo post vado poco al cinema preferisco leggere e ascoltare musica scrivere anche se so beneissimo che non sono brava come te ..Un sorriso ed un grazie per la tua cortese visita nel mio profilo sperando di non averti deluso troppo io sono cosi... le mie scelte sono quelle scritte io sono sempre me stessa ..E non cerco nessuna approvazione ma di portare avanti un mio sogno AMICIZIA = AMORE ciaoooooo ^______^ tornero' a leggerti sei simpatico Buon pomeriggio Mari
(Rispondi)
rosellass
rosellass il 22/09/10 alle 15:07 via WEB
Bella la tua critica al film e la condivido avendolo visto.Scusa pero',come finisce la tua di sceneggiatura? ti interrompi alla morte di Steve eppoi? Certo,me la posso immaginare,ma scritta ironicamente da te e'un'altra cosa. Comunque un'altra "chicca" e'anche guardare i film coreani,sempre alle due di notte con il gatto(che nel mio caso e'gatta)sempre mangiando merendine del mulino bianco,perche'una zia che mi fa le torte non ce l'ho.Saluti
(Rispondi)
 
esesoyyo
esesoyyo il 23/09/10 alle 20:51 via WEB
Grazie per il tuo commento! Vuoi sapere come va a finire? Beh è presto detto, eravamo partiti con quattro personaggi, che poi sono pure pochi mi sono accorto. Se ne mettevo sei era meglio. Come io e te sappiamo rosellass nei film horror con più personaggi almeno la metà para para muore nel primo tempo. Anzi, molti personaggi minori neanche hanno battute in tutto il film se non due parole così tanto per, e qualche frasetta. Ma sono poco più che comparse. Perché è ovvio, se 'sti poracci devono morire subito che li fai parlare a fare che così li devi pagare di più. Mica siamo Don Bosco scusa! Si tengono i soldi e questi muoiono dignitosamente in silenzio. Noi eravamo partiti con quattro protagonisti, minimo sindacale: Steve, Sue Ann, Danny e Melany. I primi due ce li siamo già giocati... perché dopo essersi accanita su Steve, Lady Eleanor non c'ha messo niente ad acchiappare anche Sue Ann. Se l'è pappata quasi intera col gatto ancora in braccio. Il gatto (che poi prenderà il Leone d'Argento) è riuscito a scappare all'ultimo momento. Rimangono Danny e Melany, che finora non si sono praticamente mai visti, ma che lo spettatore attento e anche quello che s'è appisolato hanno capito perfettamente che sono gli eroi del film. Sono quelli che sconfiggeranno Lady Eleanor. In che modo? Beh, è semplice, praticamente l'uovo di Colombo, una figata! Dopo varie traversie ed inseguimenti al cardiopalmo nella casa, nei boschi e nelle paludi... i due riescono alla fine ad intrappolarla all'interno di due specchi magici. Come funziona? Gli specchi (prima devi recitare la formula latina ma è facile) creano per qualche istante da cogliere al volo una interruzione nel contunuum spazio-tempo, secondo calcoli algebrici molto complessi che allo spettatore manco interessano, e permettono di risucchiare Lady Eleanor nel 1828 da dove proviene. Poi tu basta che rompi uno degli specchi per impedirle di ritornare e quindi intrappolarla nel suo tempo definitivamente... et voilà! È semplice no? :o] Mica serve un genio per sceneggiare una cagata simile di film. Se ci sono riuscito io voglio dire ci possono riuscire tutti. :o] Per quanto riguarda i film coreani, ah guarda, secondo me tutti gli italiani ne dovrebbero vedere almeno un paio nella vita. Peccato che li danno alle tre di notte a "Cose mai viste" a quegli orari da Guardia medica notturna. Peccato! :o] E i film indiani... che finiscono sempre in balli di gruppo dentro enormi saloni sfavillanti? I film indiani però li danno un po' di più... gaudeamus!
(Rispondi)
monellaccia100
monellaccia100 il 27/10/10 alle 17:04 via WEB
sei grande ese..........monella
(Rispondi)
cinzia.pallucchini
cinzia.pallucchini il 08/12/10 alle 00:19 via WEB
io ho provato a leggere tutto , ma mi si sono intrecciati gli occhi ed ora come faccio?miope e pure con gli occhi a X ..io ho cancellato tutto nel mio profilo perchè non so cancellare il profilo , sai dirmi come si fa? ciao e grazie per la visita
(Rispondi)
 
esesoyyo
esesoyyo il 08/12/10 alle 19:50 via WEB
Bel commento grazie di cuore cinzia.pallucchini! Tutti gratificanti come il tuo dovrebbero essere i commenti ai Post. :o] Cerca sulla sinistra della pagina all'interno del tuo profilo una voce simile a questa: "Gestisci profilo/Cancella profilo. Cerea!
(Rispondi)
susy.susy23
susy.susy23 il 04/02/11 alle 10:55 via WEB
quando l'ho visto sono morta di paura...ho il terrore del mare e degli squali...un vero film di orrore per me
(Rispondi)
 
esesoyyo
esesoyyo il 05/02/11 alle 09:11 via WEB
Eh si susy.susy23, Open Water è un film decisamente angosciante. Ti senti per un'ora e mezza nell'acqua scura come i due poveri protagonisti. È il motivo per cui io non faccio mai il bagno di notte dove non si tocca. Non vedendo nulla ogni sciabordio dell'onda mi sembra l'attacco imminente di un Mako affamato. E tu considera che io faccio il bagno nell'Adriatico vicino Ancona, dove il pesce più grosso è il pesce azzurro. Ora onestamente l'attacco di una Ricciola non dev'essere così devastante se pure fosse. :o] Ma l'immaginario qui gioca un ruolo importante.
(Rispondi)
miryamando
miryamando il 07/02/11 alle 12:32 via WEB
...complimenti per l'autoironia! L'ho visto, mi ha spaventato un po'...., diciamo un po' cupo!!! grazie per questo post!
(Rispondi)
ludmilla68_1968
ludmilla68_1968 il 24/02/11 alle 19:58 via WEB
Buonasera...mi stavo creando il mio profilo...Ma!!leggendo il tuo profilo,mi hai smontato...non so cosa scrivere...;-)eheheh...ciao Ludmilla.. Film bello..."da paura"....
(Rispondi)
singolarefemminile1
singolarefemminile1 il 18/05/11 alle 13:28 via WEB
decisamente particolare e spontaneo il modo in cui racconti le cose e lo "scanner" dei profili su libero. Molte ragioni, ben esposte, una buona ironia. Sei simpaticissimo. Chiara
(Rispondi)
Gli Ospiti sono gli utenti non iscritti alla Community di Libero.
 
 
 
 

RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 

Ultime visite al Blog

Emme9Febbraiostellina45morabatida0Robby.37esesoyyolajoiedanslajoieUfficiobannatiAngelika63mary.dark35rostbeafamemelolaeternalory75dgl0PAtners_dell_Uomoeva.100
 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti possono pubblicare commenti.
 
 

Contatta l'autore

Nickname: esesoyyo
Se copi, violi le regole della Community Sesso: M
Età: 59
Prov: RM
 
Citazioni nei Blog Amici: 2
 

Tag

 

Cerca in questo Blog

  Trova
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963