Esorcismi quotidiani

Di come le cose cambino (e mi cambino)


Passi, scelte, svolte.La vita è questo in fondo. Percorrere una strada, chiedersi se sia la propria, comprendere, sbagliare, ripartire.Ad alcuni non succede mai. Viaggiano sui binari che si trovano sotto i piedi, ignari e incoscienti.Vorrei anche dire che li invidio. Ma non è vero. Non invidio un grammo di quella leggerezza. Perchè non è reale. E' la proiezione di una vita senza peso, passata a sopravviversi, a non morire, tacendo qualunque barlume di risveglio.Mille volte le mie lacrime, il mio sconcerto di fronte al male del mondo. La mia meraviglia di fronte al suo bello.Ad un bimbo che ti chiama zia per la prima volta, a rotolarsi nell'erba rovinando sulle pietre, ai raggi del sole che dipingono arcobaleni nella pioggia, all'acqua che annega piedi e pensieri, ad una mano che ti si infila tra le gambe disegnando desideri a colori.Siamo un costante divenire. Un trasformarsi dell'anima, una rivisitazione del nostro film, la possibilità di fare di un classico un new concept, riscrivendolo. Moulin Rouge (il film), che al di là della storia, ha fuso decenni sonori in melodie nuove, con nuovi suoni, sì, ma soprattutto nuove storie, nuovi significati.Perchè a volte, quello che ti stride dentro è solo la tua colonna sonora. Canzoni tristi, canzoni arrabbiate a cui hai bisogno di dare una speranza. E se giochi a legarle bene assieme, se non ti curi del come si fa, ma ti occupi del come faresti, del come vorresti, il risultato a volte può sorprenderti.