Creato da camarillobrillo75 il 10/06/2009

esplorazionisardegna

Esplorazioni in Sardegna - sentieri ed itinerari in MTB e in TREKKING

 

 

S' Andala de Peppeddu e Caiccu - 25 Luglio 2009

Post n°9 pubblicato il 26 Luglio 2009 da camarillobrillo75
 

Appassionati di esplorazione, di pedale e di natura,
ho l'onore di presentarvi il resoconto di una escursione
che, avendo come protagonisti i Camarilli e l'Eminenza Grigia
del Marganai Peppino Pintore, ha l'importanza di rendere pubblici
una serie di sentieri e singletrack fino ad ora mai percorsi in MTB.
Un encomio enorme va innanzitutto agli amici Peppino e Franco Fais
(da loro il nome dei sentieri) che con sacrificio e sudore hanno
ripulito, armati di forbicioni e seghetti, antiche "andalas" che stavano
perdendosi davanti all'inesorabile avanzare del tempo e della vegetazione.
Purtroppo più di una volta hanno pensato di mollare tutto vedendo in quale
maniera venivano trattati altri fantastici sentieri del Marganai.
Solchi provocati dal passaggio improprio di bike che arano
in maniera deleteria la terra.
Alle loro inquietudini mi unisco anch'io, vuoi perchè alcuni di quei sentieri
ho contribuito a (ri)scoprire rendendoli pubblici e in qualche 
caso ripulendoli.....penso a Su Corovau e al Canale Bega, ad alcuni sentieri
intorno Punta Nebidedda e alla mulattiera di Maremma e a tanti altri in mezzo
alla foresta; vuoi perchè sono dell'opinione che ci sono alcuni di quei passaggi
che dovrebbero essere percorsi con la delicatezza di un
soffio e non violentati con derapate e inchiodate. Talmente sono
evidenti le tracce lasciate, che non trovo più il gusto di fermarmi e controllare
se si sta sbagliando "attacco".
Per questi motivi matura in me la voglia di non rivelare più ad alcuno
l'esistenza di questi caminos. E credetemi, non è certamente una
questione di gelosia ma la consapevolezza che bisogna avere
delicatezza e sensibilità per godersi appieno queste meraviglie....

....l'escursionista intelligente non lascia traccia del proprio passaggio....  

Si percorre la sterrata forestale che dal territorio comunale di Domusnovas
conduce in salita verso il passo di Genna Ollioni.
La si percorre fino all'importante bivio con sbarra sulla sinistra.
Si prende tale affluente in salita e lo si percorre il tanto che basta fino a
trovare il difficile attacco che dopo uno strappo in salita stabilizza la sua quota
in direzione sud-est. Si tratta di un magnifico sentiero tutto in ombra
che si snoda sotto una giovane leccetta. Il percorso passa poi attraverso
antichi forni di calcinazione, gallerie ancora aperte da dove fuoriescono
correnti di gelida aria e piazzole dei carbonai. Non troverete nessun 
riferimento nelle carte IGM e nelle Ortofoto. E' come se noi
percorressimo passaggi che non esistono più. La presenza delle opere
dell'uomo descritte sopra ci indicano però quali attività umane dovevano
svolgersi e quanto traffico doveva esistere fino ad un secolo fa.
Continuando in questa maniera arriviamo ad alcuni cumuli di riporto
che ci permettono di volgere lo sguardo sull'intera regione del Marganai
e del Linas. Riconosciamo, nominandoli tutti, i maggiori rilievi: punte,
rocce e dighe sono proprio di fronte a noi. 
Pedalando per la maggior parte del tragitto, prendiamo a sin
un'ulteriore tronco da esplorare lungo un "avvolgente" single
che casca letteralmente a valle in un punto che mai avrei
immaginato potesse concludersi un sentiero. Decine di volte
ho posato il mio sguardo in quelle direzioni e benchè allenato 
al "Marganai", il "Marganai" riserva sempre continue sorprese !.
Risaliti e ripreso il cammino principale arriviamo ad uno dei momenti
clou dell'escursione con l'attraversamento di una pietraia che, con le
dovute proporzioni, ricorda su "isciusciu": una colata di massi calcarei in
ordine sparso sopra di noi a protezione degli enormi muraglioni delle punte 
orientali di San Michele. Un enorme terebinto vegeta isolato tra
gli enormi massi di bianco calcare....ah se fossero con me gli Amici
Gegge e Capo, cosa darebbero per risalire fino alla vetta !
Dopo un rapido passaggio "bicinspalla" e rifatti gli occhi con gli splendidi
panorami che si aprono di fronte a noi, proseguiamo attaccando
l'ultimo troncone di mulattiera. Finalmente si comincia a scendere.
E lo si fa in maniera decisa perdendo quota con alcuni secchi tornanti 
sottobosco che ci elettrizzano riempiendoci di adrenalina.
Il nostro "stato di trance" culmina allorchè il sentiero fino ad ora pedalato
confluisce con uno dei sentieri menzionati all'inizio di questo racconto.
Finito un single immacolato ne inizia uno martoriato: un evidente solco in corrispondenza di ogni curva indica l'inequivocabile passaggio di bikers
senza ritegno....
Tristezza.
Comunque noi si continua e non paghi di tutto questo, mica si va
dove sarebbe più naturale proseguire, no macchè, prendiamo
un inedito sentiero che in tempi diversi hanno conosciuto le
lame delle mie forbici e di quelle non meno taglienti di Peppino.
Altro notevole tunnel di ceduo di corbezzoli e leccio e si scende 
belli ripidi in tornanti stretti fin giù, fino a valle, fino alla sterratona
forestale.....
Che bello. Siamo felici e contenti come bambini.
In più siamo consapevoli di aver contribuito alla rinascita di sentieri 
altrimenti destinati a scomparire tra arbusti e pietre.....
Ora asciugatevi le lacrime,
Amen     
 
discesa a tutta
1
 un leccio ed un terebinto
Photobucket
non bastano 80"
3
 bicinspalla
4
panoramix
Photobucket
lavoro dei potatori
6
 Detriti al baratro
7
scrutiamo la meta
8
 

 
 
 

Martedì 22 Luglio - Pulire vecchi sentieri al Marganai

Post n°7 pubblicato il 22 Luglio 2009 da camarillobrillo75
 

Poca voglia di pedalare, tanto caldo. Che c'è di meglio che una bella passeggiata al Marganai alla ricerca di nuovi sentieri da affrontare in seguito in bike ?

Abbiamo scoperto una valanga di nuovi sentieri godibili a piedi e m'immagino godibilissimi in mtb.
Stanno tutti in un fazzoletto di terra proprio nella zona
"cacuminale" di Case Marganai.
Alcuni di questi sono stati ripuliti per bene dalla forestale rendendo
un grande servizio a tutti gli amanti del bosco. Altri, invece, li abbiamo
ripuliti noi armati di forbici....
1- Risiede a nord ovest di Gruttoni Mauris. Si ha un belvedere sulle vette
del Marganai_Linas notevole. Già lo conoscevo ma non era fruibile del
tutto. Ora sì !
2- Affianco alla Punta Su Gruttoni Mauris (vedere il terebinto, please)
se ne diparte un'altro sempre pulito dalla forestale che riscende
piacevolmente nei pressi della pista dell'eliporto.
3- Da qui con il nostro solito "olfatto a sentimento" prendiamo una
parvenza di non so che che ci ributta totalmente in una piccola radura
posta tra Punta Su Gruttoni Mauris e Punta Reigraxius.
E' un piccolo campetto calcareo con diversi "tuvusu" che bisogna
stare attenti a dove si mettono i piedi.
Evidentemente si arrivava qui o per qualche scavo o per far carbone.
Da segnalare la presenza di un rarissimo Acero trilobo e la veduta
sul Linas.
Dicevo, non è che muore qui questo sentiero ormai avvolto dai rovi.
Breve ricognizione et voilà: becchiamo un vecchio attacco di
sentiero che ripuliamo per bene dai rovi e il pungitopo che
ormai lo infestano. Un'oretta di lavoro e non vediamo
l'ora di percorrerlo xbene in bike.
Qui da segnalare dei fantastici tronchi di Ollioni (Corbezzolo). Vera
mente grossi per stare al sud Sardegna !
Ancora non è finita.
4- Altro sentiero ripulito dalla forestale che dai pressi
del cancelletto dell'eliporto si inerpica verso sud-ovest sotto bosco
attraverso begli esemplari di leccio e qualche piccolo agrifoglio.
Si ributta su un altro sentiero già battuto prima che lo ripulissero
quando il suo passaggio comportava sangue e graffi:
5- In IGM sotto la scritta "Caserma" di "Cse Marganai Caserma Forestale"
si diparte un sentiero che poi va a concludere verso ovest nei pressi
del sentiero didattico con la riproduzione di una
piazzola del carbone....
6- a monte della caserma si individua un sentiero ben marcato. Aggira
il Serbatoio e si ributta sulla sterrata sotto Punta Serra Pirastru.
Direi che per oggi basta e mi chiedo. Quanto tempo ci vorra' per conoscere
almeno il 50 % dei sentieri del mio Marganai ?

Particolare sentiero ripulito dalla forestale
Photobucket"
Acero trilobo...rarita'
Photobucket

Durante la cura
Single sporco - Marganai"

Il Curatore del Marganai
potatore al Marganai"

 
 
 

Verso le vette da Bonarcado - 12 Luglio 2009

Post n°6 pubblicato il 13 Luglio 2009 da camarillobrillo75
 

Il trio delle meraviglie. Perchè non partire da Bonarcado ?
Che hanno gli altri "posti" che Bonarcado non ha ?
Perchè non ce la siamo mai "calcolata" ?
Meravigliosi orti coltivati con tanta cura.
Orti coltivati con quella cura che solo chi sa che ha pochi
spazi può fare.
E non parliamo di orti a zucchine e melanzane. Parliamo di
un reticolo di piccole unità agricole a vigneti, uliveti, ciliegi,
mandorleti e pascoli di sugherete ecc ecc. E custas camineras
delimitati da antichi muretti a secco che è un piacere
attraversare in bike. Non che sia una cavolata farlo.
Parliamo di punti con oltre il 20 % di pendenza e vecchi tratturi
che bisogna smontare dalla full perchè son veramente messi male !!!

In breve si arriva alla località di Cadennaghe di Seneghe e da lì risaliti
sopra Sos Paris si attraversano "quantità industriali" di mulattiere e
sterrate sotto il bosco di lecci fino a "scoprire" l'importante
collegamento che da Pala Sos Rues ci ributta alle zone
in cresta di Bia 'e Iosso nei pressi di Punta Piccone.

Una luce accecante ci accompagna fino all'altezza di Monte Commida.
Ci siamo da qui ci buttiamo letteralmente nella "bocca del Vulcano"
Una desolante gariga lascia il posto ad un fantastico bosco di
castagni che sembra di essere a Tonara !
Su cantaru de Bau sa mela ci accompagna mentre attraversiamo
complicati passaggi in discesa tecnica in double e single track
fino ad arrivare in località Su Tancatu alle porte di Santu Lussurgiu
e divertirci un poco nei vicoli stretti fatti apposta per divertirsi....
....adiosu.

Accecati
Photobucket" Boscosissimo
Photobucket

Suergiu/Suelzu
Photobucket

 

 
 
 

Punto definitivo su Punta Manna de Pubusinu - 5 Luglio 2009

Post n°5 pubblicato il 05 Luglio 2009 da camarillobrillo75

Abbiamo messo la parola fine all'annoso dibattito
sull'esistenza di un collegamento che da sotto i roccioni
calcarei di Punta Manna de Pubusinu permettesse di
scollianare sul settore nord orientale della stessa Punta.

Ricapitolando: la mulattiera corre lungo i versante sud delle
pareti di Pubusinu e si ferma nei pressi di un rudere.
Inizia da qui un sentierino da caprette sarde che si pappa in
maniera violenta tutti i mt di dislivello che ci separano
dalla sella posta un 130 mt più a monte ( 596 in IGM)

Erano anni che me lo domandavo ed oggi, in questa terribile
giornata di caldo ci siamo tolti lo sfizio di scoprirlo.
Ad onor del vero il sottoscritto non è salito fino alla sella. A far questo
c'hanno pensato quei pazzi dei nostri accompagnatori
Alessandro superale, gegge e Filippo Ching che si sono arrampicati
proprio come caprette sarde godendo, a loro dire, di un panorama
unico....
Ad onor del vero II già il mio amico Antonio M. sosteneva quello che
avremo verificato oggi ma io, si sa, sono uomo di poca fede.

Io mi son limitato a controllare guardare studiare
e quasi stupparci in una di quelle terribili pietraie
che di tanto in tanto si incontrano
sul famoso sentiero di montagna.
Adiosu

Tacchi vecchi e nuovi
 Tacchi calcarei di Pubusinu

 

Mulattiera sopra Rio Maccioni
 si snoda

Caduta su pietraia

Punta Manna de Pubusinu

 
 
 

Montiferru. 21 Giugno: inizia l'inverno

Post n°4 pubblicato il 22 Giugno 2009 da camarillobrillo75
 

Prima giornata estiva con un clima decisamente invernale.
Ce ne accorgiamo subito con l'amico Ale !

Da Cuglieri in direzione sud ci inerpichiamo lungo uno stradello asfaltato
che porta alla chiesa campestre di san Lorenzo dove, tra l'altro,
è presente un magnifico esemplare di lentisco che ormai ha lasciato
le sue sembianze d'arbusto ed assomiglia proprio al tronco di un grosso leccio.

Qui cominciano a delinearsi quelle che saranno le
condizioni meteo avverse che ci accompagneranno
per tutto il percorso: vento di maestrale e pioggia e nebbia e freddo.
Ed in estate !

Ci si copre come si può e attraverso un sentiero "a sentimento"
posto tra le Punte Cannisones e Tilamare si passa sulla sponda Lussurgesa
del Montiferru di Bia 'e Iosso.
Ci aspetta la salita denominata dagli amici oristanesi "Sally" !.
Sarà un crescendo di emozioni con il vento che ci urla tutta la sua potenza.
E poi la nebbia e il freddo insieme alla fioritura primaverile
di ginestra e lavanda e cisto ci catapultano veramente indietro di 4 mesi.
Ed è estate !

Non importa adesso. Un veloce cambio maglia ed un panino nei
pressi di Bau Camedda e via, si scende attraverso una
lussureggiante natura verde che contrasta cromaticamente
alle scure rocce basaltiche del Montiferru...

Si esplorano altri brevi sentieri per noi vergini fino a
percorrere un delizioso acciotolato che corre lungo
il fianco di Casteddu Etzu. Un tratturo inspiegabilmente trascurato
dalle IGM ma che la nostra curiosità ci porta a percorrere.
Insomma ora e sempre una continua scoperta questa del Montiferru.

Tunnel Abba Lùghida

tunnel abba lùghida

La corona di vette sulla valle del Rio Abba Lùghida

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