Quando in una coppia l’amore finisce, i maschi tendono a trascinare il rapporto, le donne rompono bruscamente e spesso in modo definitivo.

La donna unisce emozioni che l’uomo tende a separare.
E’ difficile, per lei, provare erotismo senza un po’ di ammirazione, di tenerezza, di affetto. Certo può avere una relazione puramente sessuale con un uomo molto bello e desiderato dalle altre. Poi, però, desidera sentirsi un po’ amata, e vorrebbe averne stima.
L’uomo invece può avere rapporti sessuali anche con donne per le quali non prova nulla di tutto questo. L’uomo può cessare di amare una donna e continuare ad ammirarla, desiderarla sessualmente.
La donna, poiché fondeva insieme amore, sesso, tenerezza, amicizia, ammirazione, quando smette di amare distrugge tutto. Non sopporta nemmeno il contatto: «Non toccarmi!».

Quando un uomo e una donna si innamorano mettono l’amato più in alto, e tutti gli altri su un piano inferiore. Ma quando cessa l’innamoramento, mentre l’uomo si limita a riportare l’eletta al livello delle altre, la donna lo scaraventa in un baratro. E quando lei gli dice sprezzante: «Vado col primo che capita, ma non con te», non è solo un modo di dire, ma un vero comportamento: può fare all’amore con il primo che capita, ma non con lui. E se l’uomo insiste, la scongiura, piange, viene presa da una vera e propria ripugnanza; più lui si umilia, più lei diventa dura e implacabile. L’uomo ha una reazione opposta. Se la donna lo scongiura e piange si intenerisce, l’abbraccia, e le promette di rivederla. L’uomo lasciato bruscamente non capisce, la prega di tornare e, più lui insiste, più lei rifiuta. Lui le chiede un ultimo incontro. Lei gli dice di no, che ha già deciso, che è inutile.

 

Una conversazione telefonica con un amico, scivola verso la fine di un amore.
Uomini e donne siamo dilaniati entrambi alla fine di una storia, anche se ciascuno a suo modo.
Un dolore intenso, con l’adulta consapevolezza che d’amore non si muore.