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CONFESSIONE DI UNA DONNA INVIATOMI DA UNA CARISSIMA….AMICA   Ho letto con molto interesse le confessioni ed anche i sogni di quegli uomini che godono nel consentire alla propria compagna di avere dei rapporti sessuali con altri, leggo pure che queste donne provano molto piacere in questo. Non voglio mettere in discussione il parere di altri ma vorrei presentarvi il mio. Un altro punto di vista di questo gioco a tre.Sì, perché non vi siete mai chiesti cosa prova una donna costretta ad unirsi contro la sua volontà con un altro uomo da cui non è per niente attratta. Meglio sarebbe dire contro il suo desiderio, infatti, questa donna non ha mai pensato di tradire suo marito, lo ama e lo desidera, non ha mai sentito il bisogno di cercare altro. Lo ama a tal punto da non riuscire a negargli nulla, tutto quello che lui chiede lei lo fa.Quella donna sono io, era chiaro vero?Mio marito mi ha guidato nella scoperta della sessualità, è stato il mio primo ed unico uomo sino a poco tempo fa. L’ho conosciuto giovanissima e mi sono legata a lui per sempre. Lui ha 16 anni più di me ma l’età non è mai stata un problema, anzi è stata proprio la sua maturità ad attirarmi per prima. Ci siamo sposati tre anni fa quando io ho compiuto 22 anni, da quel momento ho scoperto un aspetto della sua sessualità che prima non avevo mai visto. Ha iniziato già in viaggio di nozze a regalarmi dei vestiti molto audaci, abiti che io arrossivo al solo pensiero d’indossare. Non sono mai stata inibita, le gonne corte o le camice scollate lo ho sempre messe, ma quegli abiti erano qualcosa che non avrei mai indossato. Eppure lui voleva che io uscissi così. Non parliamo della biancheria o della mancanza di essa. Sì, più volte mi chiedeva di uscire senza biancheria, si eccitava al pensiero che sotto l’abito non avessi altro. Se andavamo al mare ovviamente prendevo il sole in topless e spesso m’invitava a spogliarmi del tutto. Sinceramente dopo un po’ di tempo mi piaceva sentirmi audace ed eccitante ma soprattutto libera di andare in giro seminuda senza che lui s’ingelosisse. Quando capitava che in qualche locale lui mi lasciava sola per un istante subito qualcuno s’avvicinava a me per conoscermi, mi sentivo seducente e mi piaceva.Poi ha iniziato a chiedermi di muovermi da sola in questi locali e di ballare pure con chi volevo. Sapevo che lui mi guardava per tutto il tempo e dopo l’imbarazzo iniziale ho capito che lui s’eccitava se un altro mi faceva la corte allora io stavo al gioco. Sin che non mi ha portata in un posto dove le coppie si scambiavano il partner. Io non avevo capito subito dove fossi finita, ma quando mentre ballavo con uno ho ricevuto delle proposte esplicite ho intuito tutto. Sono corsa da lui e gli ho chiesto spiegazioni, adirata per il posto in cui mi aveva portata. Lui si limitò a dirmi di scopare con chi volevo, con quello che preferivo. Mi disse che lui voleva che io lo facessi per lui, se lo amavo dovevo farlo. Mi sfuggiva la logica del suo ragionamento ma obbedii alle sue richieste.La prima volta che sono andata a letto con un altro uomo lui era lì, nella stessa stanza, che mi osservava. Studiava le mie mosse e mi metteva a disagio. Poi ho iniziato ad apprezzare quello che facevo, sentivo di eccitarlo e di soddisfarlo se mi muovevo bene, se facevo godere l’uomo che mi prendeva e se godevo pure io. Mi ha data a diversi uomini in quei locali, lui non prese mai nessun’alta donna, quando andavamo lì era sempre con me. Una volta gli ho chiesto d’intervenire pure lui, mi spiaceva d’essere la sola a godere.Così facendo seguivo solo il suo piano di portarmi a fare del sesso con due uomini.Poi finirono le visite a quei club, proprio nel momento in cui iniziavo ad apprezzare a fondo quello che facevo, quando iniziavo a sentire il bisogno di quegli incontri con degli sconosciuti per eccitarmi a fondo. Quando per godere veramente dovevo avere due uomini per me. Io gli domandai perché non andavamo più in quei posti e lui, allora, mi disse che era molto più comodo e rilassante farlo in casa nostra. Mi disse pure che aspettava solo la mia richiesta per dare il via a degli inviti per cene particolari. Mi sentivo al settimo cielo, avevo sposato un uomo che mi aveva insegnato cosa era il piacere mi consentiva di provarlo quando volevo e dove volevo.Al primo invito, di un suo amico diceva, notai le prime differenze. Se nei club andavo a letto sempre con uomini giovani e molto attraenti a casa mi portava uomini più anziani, a volte più vecchi di lui. Uomini che non si preoccupavano molto del mio piacere ma badavano essenzialmente al loro. Mio marito, inoltre, in questi casi non era mai presente ma si limitava ad osservarci dalla porta socchiusa a volte. Spesso mi diceva che non ero stata brava, che scopavo meglio quando andavamo nei locali, mi spronava ad essere più "porca" con i suoi amici.Sin che un giorno ho capito da un frammento dei loro discorsi durante la cena che quelli che mi portava in casa erano suoi clienti. Lui gli blandiva facendogli scopare la sua giovane e bella moglie.Non l’ho lasciato ma dopo ogni incontro con i suoi amici io mi regalo due visite nei locali di un tempo, ci vado da sola e mi prendo l’uomo o gli uomini che preferisco. Lui non viene mai con me, fa l’amore raramente con me. Tutto quello che cercava in me era solo una bella ragazza da usare come promozione aziendale. Non mi posso lamentare, non mi fa mancare nulla. In fondo devo solo scopare i suoi clienti e nemmeno tutti, solo quelli più grandi. Lui mi chiede solo questo!Ma adesso voglio vedere la sua faccia quando gli dirò che sono incinta di uno di loro!Ovviamente non è vero. Il padre è un uomo che ho incontrato in quei club. Un uomo senza legami sentimentali, almeno prima di incontrare me. È nato qualcosa tra di noi, per questo ho fatto sesso con lui senza precauzioni. Lui sa del mio stato e aspetta solo che io lasci il mio attuale marito per vivere insieme a me e a nostro figlio. Solo che prima di separarmi da quel porco voglio fargliela pagare per come mi ha usata. In fondo il mio corpo gli ha reso bene, io voglio solo la mia percentuale. Non mi sento una prostituta per questo, io l’ho fatto per lui all’inizio. È lui che mi ha usata, ora pagherà!