la magia del vivere

Un po di storia...

Gnomi, elfi, fate, silfi, ondine. Tutte le genti conservano la tradizione dei piccoli esseri che popolano i boschi, le caverne, le sorgenti, i mari. Nella teoria che si riferisce all'esistenza dei diversi piani spirituali, queste creature vengono identificate con gli "spiriti elementali" posti molto vicini a noi, governati, ogni gruppo, da un Grande Essere. Una sensibilità molto allenata si dice possa cogliere la loro presenza dal guizzo fulmineo, lo spostamento rapido, la visione flash. Ci accompagnano in questa nostra vita terrena per aiutarci nei momenti di difficoltà, ma non sempre gli "spiritelli" sono di buon umore ed allora si dilettano a farsi beffe di noi, a bersagliarci di dispetti a volte anche maligni.
Si avanza l'ipotesi che in tempi remotissimi gli esseri deformi, portatori di handicap o di gravi minorazioni psichiche, fossero esclusi dalla comunità e per questo vivessero una esistenza raggruppati fra di loro in forme di convivenza basate sul soddisfacimento delle esigenze più elementari. (...segue)

Sceglievano come dimore le caverne più inaccessibili, gli anfratti più reconditi, le foreste più impenetrabili.
Nella storia evolutiva della nostra specie (questo è accertato dalla scienza) l'homo sapiens convisse molto tempo con l'uomo di Neandertal senza che vi fosse mai integrazione fra i due gruppi che non andasse oltre lo scambio saltuario e occasionale di arnesi e forse cibo. Il neandertaliano viveva un'esistenza di emozioni e sentimenti del tutto umani. Era solo un poco più bruttino e meno intelligente, ma forse non di tanto se un antropologo ha recentemente affermato che se un uomo di Neandertal sbarbato, ripulito e vestito all'occidentale si facesse un viaggetto sulla metropolitana di New York nell'ora di punta, passerebbe del tutto inosservato.
Nella foto l'eccezione di un gruppo famigliare curioso come quello di "Biancaneve e i sette nani" conferma la regola.

 FOLLETTI

Varchiamo anche noi la soglia spazio-temporale che ci introduce nel mondo dei folletti, invisibili, eterni fanciulli che passano il tempo divertendosi, ballando e ridendo. Sono attorno a noi questi spiritelli. Accogliamoli anche nelle nostre case. Ci daranno allegria e buonumore infondendoci la loro energia positiva.

GNOMI - Di bassa statura con l'inconfondibile cappuccio rosso popolano i boschi e le montagne. Conoscono tutti i segreti della natura e parlano con piante ed animali. Scavano miniere nel cuore della terra alla ricerca di pietre preziose. Sono dotati di facoltà extrasensoriali che consentono loro di predire il futuro agli umani e preparano portentosi filtri. Farsi amico un gnomo è una fortuna grandissima riservata a pochi. Una tradizione rimanda al popolo dei gnomi l'allestimento degli "Alberi di Natale" pini della foresta addobbati delle loro rilucenti e sfavillanti pietre preziose.

SBILFS

Creature carniche che vivono nelle cavità, negli anfratti, ma anche accanto agli uomini nelle stalle e fienili pur non amando interferire con la loro esistenza. Si limitano ad osservarli a distanza, a seguirli invisibili nelle loro escursioni montane. Chi tuttavia si dispone nei loro confronti con animo sgombro da cattivi pensieri può anche vivere l'esperienza di un incontro ravvicinato.

 FATE

Possiedono immensi poteri. Sono in grado di effettuare meravigliosi incantesimi e sortilegi finalizzati sempre al bene ed all'amore tra gli esseri viventi. Bellissime ed eteree creature predicono anche il futuro e sono in grado di dispensare agli umani virtù e qualità spirituali.
Popolano le nostre fiabe ma anche i racconti di grandi scrittori. La "Fata dai capelli turchini" cercò invano di insegnare al burattino Pinocchio la retta via.

 TROLL

Sono esseri piuttosto malvagi nati nelle tradizioni del popolo norvegese di cui nel tempo sono divenuti una istituzione anche a livello turistico. Non si contano in questo paese i circoli anche sportivi, enti ed istituzioni che portano questo nome. Piccoli e deformi sono in lotta perenne con l'uomo. Fuggono però al suo cospetto, ma se possono, non visti, compiono nei suoi confronti ogni specie di cattiveria.
"Il sole fa esplodere i troll e li trasforma in pietre" fu detto da un cavaliere della Tavola Rotonda in una famosa saga.
Un autentico colpo di fortuna poter fotografare un troll sorridente all'ombra di un pino in una aiuola di una grande città.

 SILFI, SILFIDI E ONDINE

Personaggi della mitologia nordica che popolano boschi, fiumi e laghi. Invisibili all'uomo si configurano come entità spirituali o "geni". Si narra che la tradizione nacque dall'osservazione dei vapori che scaturiscono dalle sorgenti di acque calde che a volte si trovano anche in alta montagna e che assumono in particolari condizioni di luce sembianze umane.

 Titani, grifoni, ciclopi e tutta la congerie dei mostri antichi sono realmente esistiti nella fantasia dei popoli che anche allora come nei tempi attuali rinvenivano gigantesche ossa soprattutto nei deserti medio orientali e ricostruivano esseri fantastici dando libero sfogo all'inventiva. Ecco nascere i giganti mitologici vissuti prima dell'uomo (o contemporanei a lui) e animali frutto di incroci bizzarri e mostruosi. La potenzialità scientifica anche delle menti più illuminate di quei tempi non consentiva la stesura di una teoria di tipo darviniano anzi si pensava che l'uomo contemporaneo fosse il risultato sfortunato di un "rimpicciolimento" da progenitori giganteschi assunti a volte anche al rango di divinità.
E' questa l'interessante ipotesi avanzata da un gruppo di paleontologi ed esposta nel corso di un recente congresso.