ESTASI LAZIO

LAZIO, CHE NUMERI LA PRIMAVERA!


Sembra impossibile, ma paragonare la primavera della Lazio a Real Madrid o Barcellona, non è un eufemismo. Almeno per quanto riguarda i numeri. Perché quando segni 92 goal in 25 partite (41 in più della precedente stagione), allora le 107 reti segnate dalle” merengues” di Mourinho in campionato (in 33 partite), non fanno più paura. Numeri che dire spaventoso è poco, paragonandoli anche con le altre squadre in Italia: l’Inter capolista del girone A è ferma a 50 reti, la Juventus a 60 mentre il Milan a 62. Un attacco stellare che sta sorprendendo anche il mister Alberto Bollini, che in una recente intervista dichiarò: “numeri del genere in dodici anni di primavera, non mi erano mai capitati”. Infatti ci sono stati due 7-0 a Lecce e Palermo, un 12-0 all’Ascoli nell’ultimo turno di campionato senza contare le altre vittorie con tre o quattro goal di scarto, che portano la compagine biancoceleste ad una media stratosferica di 3,68 goal a partita. Inutile dire quanto Bollini, dopo i tre KO consecutivi della Lazio ai quarti di finale delle Final Eight, creda più di ogni altro anno alla vittoria del titolo italiano. Come riporta Marco Calabresi, nelle pagine de La Gazzetta dello Sport, il 4-3-3 del tecnico biancoceleste, esalta le caratteristiche offensive degli attaccanti laziali. Gonzalo Barreto è stato autore di ben 19 reti, 17 ne ha segnate Ceccarelli (passato però alla Juve Stabia), mentre 14 le ha realizzate Rozzi, che paga pegno per le continue convocazioni in prima squadra. Qualcosa che l’attaccante biancoceleste baratterebbe ancora, pur di scendere in campo al fianco di Klose e compagni. A questi vanno aggiunti anche Tira, Monteforte e Cataldi, giovani in continua crescita e che si stanno integrando sempre di più negli schemi e nel gioco, della squadra del mister di Poggio Rusco. C’è anche un altro dato però, che fa “grande” la primavera biancoceleste: la difesa. Infatti i ragazzi di Alberto Bollini hanno subito appena 17 reti, che ne fanno anche la migliore difesa in Italia. Berardi, Mosciati e Scarfagna, che si sono alternati in porta con risultati strepitosi, hanno garantito alla Lazio un livello altissimo di imbattibilità facendo il paio con una squadra offensiva ma mai sbilanciata in avanti. A chi pensa che il girone centro meridionale si più facile rispetto a quelli del nord, Bollini ha sempre risposto di non essere d’accordo, avendo allenato per tanti anni Sampdoria e Fiorentina nel girone nord e conoscendo per questo molto bene, tutto il livello italiano. Adesso la difficoltà sarà quella di portare i goal nella fase finale del torneo, dove la Lazio nelle ultime tre apparizioni è sempre uscita senza riuscire a segnare mai un goal. Questo trend va assolutamente invertito, per non rischiare che questi numeri, restino solo un ottimo dato statistico e nulla più. La maturità della squadra sembra essere cresciuta rispetto ad un anno fa, dimostrata anche nell’imbattibilità nei derby, dove è finita sotto ma poi ha avuto sempre la forza di riacciuffare il pareggio nei minuti finali, con carattere e grinta. A differenza della scorsa stagione poi, tanti giocatori hanno fatto esperienza in prima squadra, tornando caricati e tatticamente più pronti ad affrontare i loro pari età. La migliore squadra d’Italia, almeno per i numeri, si prepara a vivere finalmente una Final Eight da assoluta protagonista.Fonte: Lalaziosiamonoi.it