^ LA CANTINA ^

26 MAGGIO 2006 - TARDO POMERIGGIO...


Un’autunno clemente di tramonti e colori fiammeggianti. Un inizio raggiante. La pioggia di una domenica pomeriggio che rigava i finestrini della macchina. Poi la paura. Scappo.
L’inverno incede inarrestabile. Fasi alternate di avvicinamenti e distanze che si allargano di nuovo, ritorni e fughe. Cene e serate piene di parole, domande senza risposte.. La pioggia di un venerdì sera che riga i finestrini della macchina, la contentezza di rivedersi dopo mesi e settimane.. Vino bianco,  musica, la testa che gira. Risate e baci. Ma scappo di nuovo. E poi mi sei cresciuto dentro e ora colgo i particolari della tua personalità dipinti a pennello fine, quelli che da lontano mi sembravano poco importanti e che ora apprezzo così tanto. E mi ingelosisce e mi preoccupa pensare che tu possa passare oltre, gettare la spugna. E poi mi manchi quando non ci sei, resisto qualche settimana per poi cercarti di nuovo, e tu sempre più distante e riluttante, convinto che scapperò di nuovo.E ti vorrei vicino ma senza aspettative, come se fosse sempre l’ultimo giorno.