Chissà se Lui Le sarebbe piaciuto.. Me lo chiedo in questo pomeriggio di settembre mentre il sole se ne sta già andando e Lui forse dorme e ancora non ho acceso la luce del loculo, mentre fumo e mi dico che dovrei smettere, mentre penso che se continuo così morirò giovane..
Mi chiedo se avrebbe visto solo i piercing e i capelli rasati o se avrebbe notato anche gli occhi scuri, come di velluto, le ciglia lunghe e folte, le mani forti e delicate, le spalle larghe, il sorriso un po’ timido, le tenere attenzioni, il Suo modo di guardarmi come se fossi qualcosa di fragile e prezioso.. Mi chiedo se mi avrebbe criticata come ha sempre fatto per tutti i ragazzi che le facevo conoscere o se avrebbe approvato.Spesso sentirei ancora il bisogno di una Sua parola, di una Sua benedizione.. di quelle che invece prima mi facevano incazzare da morire. Come mi incazzavo quando mi diceva che se non glielo facevo conoscere non mi ci avrebbe più fatto uscire.. Mentre adesso non so cosa darei perché potessero stringersi la mano e scambiarsi uno di quei sorrisi imbarazzati che si fanno in queste occasioni. Perché potessero studiarsi di soppiatto e poi riversarmi addosso le impressioni. Non so cosa darei per chiederle “Come sto?” prima di uscire con Lui e per averla qui che mi dice di tenere le spalle dritte perchè "il seno abbondante non è mica un difetto di fabbricazione!", per sentire ancora le sue mani che mi sistemano la maglietta e mi ravviano i capelli.. Non so. Forse anche solo per un giorno. Per dirle un po’ di quelle cose che vorrei dirle, per presentarle un po’ delle persone che vorrei farle conoscere.Per dirle che con Lui sto bene. Ma quello gliel’ho già detto. Quando le ho portato i tulipani rosa.. E mi sa che ha sentito..