^ LA CANTINA ^

Post N° 574


La casa è piccola ma ordinata, dalla vetrinetta alle sue spalle fa bella mostra la collezione di liquori mignon e qualche cartolina sbiadita , lì da almeno 50 anni.. Pochi capelli chiari e fini come quelli di un neonato coprono a malapena la testa lucida e macchiata dall'età. Siede con le gambe accavallate. avvolto nel suo cardigan ceruleo e nella camicia a righe strette con il colletto rigido di amido, le guance sbarbate per bene e bagnate da un dopobarba pungente e muschiato che mi sembra quasi di sentire. Gli occhi azzurri acquosi e velati da novant'anni di sguardi, pensieri, ricordi risate e pianti, fissano la giovane donna che gli sta di fronte, brillanti e curiosi come se l'età non fosse ancora riuscita a spegnere la sua fame di vita, di parole, di persone. E quest'uomo sembra senza età, ha gli occhi di un ragazzo e il corpo di un vecchio, dà l'idea di essere immortale. Lei gli chiede “E la vita? Com’è andata?” Lui accenna un sorriso, la voce è chiara e sicura, le parole scandite. “Ah…” sospira e continua a sorridere socchiudendo gli occhi “ho avuto una vita meravigliosa, ho fatto cose bellissime e conosciuto persone interessatissime.. Non cambierei nulla, neppure la guerra. Perchè quella mi ha fatto amare la vita ancora di più.” E la mia mente era già volata altrove mentre lui cominciava il suo racconto. Mi chiedo se la vita di alcune persone è migliore di altre.. ma credo di no.. In fondo ognuno vive momenti belli e altri difficili, incontra persone cattive e buone, attraversa crisi e routines.. Eppure non tutti avrebbero risposto come lui.. Io credo che siamo noi stessi a rendere la nostra vita terribile o meravigliosa.. è forse solo questione di interpretazione. Credo che la fortuna di una persona sia l'avere la capacità di vedere in ogni imprevisto una probabilità, di tenere duro con la volontà di migliorare e migliorarsi, di saper trovare il meglio di ogni persona che si incrocia nel proprio cammino, di andare avanti sotto la pioggia di tutte le tempeste che si abbattono sulla nostra esistenza, senza perdersi mai di vista, senza lasciare mai che qualcuno decida per noi, sempre alla ricerca del bello, del bene, del buono. La dote migliore che si possa avere è il meraviglioso Saper Vivere.. e non so se è innato o se si può coltivare.. e non so se io ce l’ho, ma spero di si..