L'Odissea

Nuova scoperta in Groenlandia


L'uomo discende dai mammut         Nuuk. Si nasconde nelle grotte della capitale groenlandese l'antropologo croato Franz Bojan Tzwetchovic, braccato dai giornalisti di tutto il mondo. La strada percorsa dal giovane scienziato esperto in evoluzione genetica, parte dalle campagne dell'Istria, dove alcuni resti di mammut si celavano tra i vigneti di Buje. L'analisi chimica dei reperti ha evidenziato la presenza nel DNA dell'animale preistorico di nuclei simili a quelli dell'uomo. Incredulo Tzwetchovic ha prontamente telefonato a Margherita Hack, la nota astronoma triestina purtroppo impegnata in quel momento con la fisioterapista del Centro di Riabilitazione neuromotoria "Cacteta del Deserto" che gli somministrava delle calde sabbiature dopo l'ago puntura.
La Hack impossibilitata a comunicare con il telefono ha dettato alla fisioterapista una risposta netta con il cellulare : questa è la dimostrazione che Dio non esiste, alcune forme di avorio appuntito sono state osservate sul pianeta Igea della Costellazione Mademar, 400 anni luce distante da Alfa Centauri. E, cosa particolare, in quel pianeta si sospetta la presenza di esseri umani dovuta all’osservazione con il telescopio di pezzi di carta recanti effigi simili agli attori cinematografici. Allora Franz Bojan Tzwetchovic ha proseguito la ricerca con l’sservazione analitica e gnoseologica di films americani, dove si magnificava il culto dei vari Geere, Clooney, Pitt, Buttler, Deep. Grazie all’uso del moderno 3D, l’antropologo istriano ha notato l’evidenza e la costanza della sagoma zigomatica degli attori con una caratteristica semi rientranza che in passato avrebbe ospitato le zanne dei mastodontici animali. Ecco spiegato anche il motivo del successo e dei baffoni seduttivi di Franz Josef monarca dell’Impero austroungarico. Le donne  alla vista delle zanne subirebbero una modifica degli ormoni progesteronici come dimostrato da Tzwetchovic in un esperimento parallelo. La somministrazione di immagini di zanne di avorio e l’immediata rilevanza dei test ematici che evidenziano il gap ormonale